CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 921/A

INTERROGAZIONE VARGIU - GALLUS - PETRINI - LICANDRO - LIORI - RANDAZZO Vittorio - CONTU - PISANO - DEDONI - CASSANO, con richiesta di risposta scritta, sui contratti per le scuole di specializzazione della Facoltà di medicina di Cagliari.

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I sottoscritti,

considerato che:
- al termine della Facoltà di medicina, l'accesso dei nuovi medici alle attività assistenziali specialistiche avviene di norma dopo il conseguimento del diploma presso una scuola di specializzazione, il cui accesso è regolato da un concorso nazionale e locale;
- i vincitori di tale concorso fruiscono di un contratto di formazione (ex borse di studio), per il quale è previsto un corrispettivo economico;
- la Regione Sardegna sostiene la partecipazione dei propri medici alle scuole di specializzazione attraverso la disponibilità di contratti di formazione che integrano quelli già messi a disposizione dal Ministero dell'università e della ricerca;
- la Giunta regionale, in data 22 giugno 2007, ha deliberato l'assegnazione dei contratti per i medici specializzandi delle Facoltà di medicina e chirurgia di Cagliari e Sassari;
- tale delibera prevede l'assegnazione di 43 contratti - per altrettanti medici - all'Università di Cagliari;
- secondo la stessa delibera l'attribuzione dei contratti per singola disciplina specialistica sarebbe stata effettuata "sulla scorta delle esigenze" e "tenuto conto del mercato del lavoro e delle proposte effettuate dall'Università di Cagliari";
- nella stessa delibera l'Assessore specificamente precisa che "i contratti regionali eventualmente non attribuiti non potranno essere riassegnati";
- è noto sin d'ora che ben sette contratti regionali non verrebbero assegnati per mancanza di concorrenti nelle scuole, mentre in molte altre scuole il numero dei partecipanti idonei sarà di molto inferiore ai posti disponibili;
- sembra accertato che per lo stesso meccanismo l'Università di Cagliari perderà almeno altri due contratti ministeriali;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) su quali basi scientifiche l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale abbia fatto la programmazione dei contratti di formazione assegnati alle scuole mediche dell'Università di Cagliari;
2) se, in base all'evidente inadeguatezza dell'attuale programmazione, non ritengano opportuno rettificare immediatamente la previsione di non riassegnazione dei contratti non attribuiti per mancanza di idonei, riutilizzandoli nelle scuole con maggior numero di medici idonei, che sarebbero altrimenti costretti ad aspettare un altro anno per poter completare la propria formazione professionale;
3) su quali basi l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale intenda effettuare la programmazione dei contratti di formazione per le scuole mediche delle università sarde per il prossimo anno accademico;
e, in particolare se:
1) la Regione Sardegna conosca - e abbia comunicato alle università sarde perché ne tengano conto nella loro attività di programmazione - il turn over medico previsto nei prossimi cinque anni in Sardegna, per singola disciplina specialistica;
2) se la Regione Sardegna conosca - e abbia comunicato alle università sarde perché ne tengano conto nella loro programmazione - il numero dei medici cessati dal servizio negli ultimi cinque anni in Sardegna, per singola disciplina specialistica;
3) se la Regione Sardegna conosca - e abbia comunicato alle università sarde perché ne tengano conto nella loro programmazione - il numero dei posti per singola disciplina specialistica medica messi a concorso dalle ASL sarde negli ultimi cinque anni ed il rapporto tra numero dei posti messi a concorso e concorrenti partecipanti;
4) se la Regione Sardegna conosca - e abbia comunicato alle università sarde perché ne tengano conto nella loro programmazione - il numero complessivo dei medici, diviso per specialità, che lavorano presso le ASL e gli ospedali sardi con contratti di tipo precario;
5) se la Regione Sardegna conosca - e abbia comunicato alle università sarde perché ne tengano conto nella loro programmazione- il numero dei medici per ciascuna specialità che - a cinque anni dal diploma di specializzazione - è sostanzialmente sottoccupato in quanto svolge un'attività lavorativa inadeguata alla propria formazione professionale specialistica;
6) se la Regione Sardegna conosca - e abbia comunicato alle università sarde perché ne tengano conto nella loro programmazione - quale sia stato il numero degli specialisti per ciascuna disciplina che -dopo essere stato formato nelle Scuole Sarde - è stato costretto dalla carenza di opportunità in Sardegna a scegliere il proprio posto di lavoro fuori dalla nostra Regione.


Cagliari, 10 luglio 2007