CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 918/A
INTERROGAZIONE LIORI - DIANA, con richiesta di risposta scritta, sull'importazione illegale di bestiame da macello da paesi stranieri.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
- in passato sono state presentate in Consiglio regionale numerose interrogazioni e interpellanze sul problema dell'importazione in Sardegna di bestiame da macello (maialetti dalla Germania e dall'Olanda, pecore e capre dalla Francia, suini dall'Olanda e dalla Spagna, agnelli dalla Romania) che, una volta macellato nell'Isola, è presentato al consumatore come prodotto locale sfruttando l'immagine di genuinità e freschezza tipica dei prodotti della nostra terra;
- tale importazione avviene quasi sempre in violazione delle norme nazionali e comunitarie che regolano tale attività;
- abitualmente durante il trasporto non vengono rispettate le norme sul benessere animale, in particolare relativamente alla durata del viaggio e alla densità del carico sugli automezzi; in altre occasioni sono state violate norme di protezione dalle malattie infettive del bestiame e sull'identificazione degli animali e sono state riportate dichiarazioni false sui documenti di viaggio;
- il mancato rispetto di tali normative consente di far arrivare gli animali in Sardegna a un prezzo inferiore rispetto a quello praticato dai produttori locali, i quali ne risultano gravemente danneggiati, tanto quanto i consumatori;
- la situazione ha destato forti proteste da parte delle associazioni dei produttori agricoli, dei consumatori, degli ambientalisti, delle associazioni animaliste italiane ed estere, oltre a una vasta eco sugli organi di informazione locali e nazionali, con conseguenti ricadute negative sull'immagine della Sardegna e delle sue produzioni tipiche;
considerato che:
- nonostante la gravità della situazione, l'azione di vigilanza dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali è stata tardiva, insufficiente e inefficace, in particolar modo quella del Servizio veterinario della ASL n. 8, competente sui mattatoi di Selargius, Settimo San Pietro e Guasila, dove ha luogo l'importazione di bestiame da paesi stranieri;
- solamente dopo che la frode è diventata uno scandalo ampiamente riportato su giornali e televisione, i veterinari della ASL hanno iniziato a verbalizzare le irregolarità;
- la sanzione amministrativa prevista dal decreto legislativo n. 532 del 1992, concernente norme per la tutela del benessere animale durante il trasporto, è di euro 3.098 per ciascun verbale, da moltiplicare per alcune decine di violazioni che si registrano ogni anno nei mattatoi di cui sopra;
- la mancata vigilanza sulla corresponsione delle sanzioni erogate si traduce pertanto in un grave danno erariale per la Regione, oltre che in una sostanziale impunità per chi delinque;
- della vicenda si sono interessate anche le autorità tedesche, essendo la Germania tra i paesi di provenienza del bestiame e la Commissione europea, in particolar modo per quanto concerne la pratica di falsificare i documenti di viaggio degli animali trasportati;
- nella giornata di ieri la Guardia di finanza di Caserta ha operato quattordici arresti nei confronti di imprenditori, autotrasportatori e veterinari operanti in Campania e ritenuti responsabili di attività illecite di importazione di suini da paesi stranieri analoghe a quelle che avvengono nei mattatoi di cui sopra, ipotizzando il reato di truffa ai darmi dell'erario;
valutato che:
- gli animali da macello inviati in Sardegna sono gli scarti degli allevamenti di provenienza, esemplari non adatti all'ingrasso perché di dimensioni inferiori alla media o perché in condizioni di salute precarie;
- gli allevatori sardi devono sottostare a severi controlli sanitari che comportano costi elevati e pesanti perdite di tempo, mentre spesso chi specula importando il bestiame dall'estero in violazione delle normative vigenti gode della ridotta vigilanza, quand'anche non della connivenza, del personale preposto ai controlli;
- oltre alle ripercussioni sfavorevoli sulla precaria zootecnia isolana, il fenomeno comporta un enorme danno di immagine che colpisce le produzioni agroalimentari e gastronomiche isolane, nonché una crescente sfiducia tra i consumatori relativamente ai servizi di prevenzione e vigilanza sui prodotti alimentari;
- tutto ciò si somma al perdurare di sfavorevoli condizioni ambientali, meteorologiche e di mercato, nonché alle emergenze sanitarie che causano un'ulteriore, drastica riduzione della redditività del settore zootecnico;
- già in diverse occasioni i pastori sardi hanno inscenato manifestazioni di protesta nei confronti della Regione affinché vengano salvaguardate le istanze della categoria,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale affinché riferisca:
1) il numero delle constatazioni di violazione al decreto legislativo n. 532 del 1992 e al decreto legislativo n. 388 del 1998, relativi alla tutela degli animali durante il trasporto, verbalizzate negli anni dal 2004 al 2006 dal Servizio veterinario della ASL n. 8 presso i mattatoi di Selargius, Settimo San Pietro e Guasila, distinte per annualità e mattatoio in cui sono state verbalizzate;
2) l'importo e il numero delle sanzioni amministrative comminate ai trasportatori e l'importo e il numero delle sanzioni notificate e regolarmente pagate;
3) se tra i trasportatori che, negli anni dal 2004 al 2006, hanno conferito bestiame ai mattatoi di cui sopra figurano persone sottoposte a misure di custodia cautelare in seguito all'inchiesta della Guardia di finanza di Caserta citata in premessa, se nei loro confronti sono state comminate sanzioni per le violazioni di cui sopra e se tali sanzioni risultano ottemperate;
4) le generalità del dirigente veterinario di struttura complessa responsabile dei procedimenti inerenti le sanzioni amministrative e della vigilanza sulla tutela del benessere animale durante il trasporto, nonché gli eventuali provvedimenti assunti nei suoi confronti in quanto responsabile delle omissioni e delle connivenze o, quantomeno, delle leggerezze riferite in premessa;
5) se non ritiene, vista la comprovata inadeguatezza dei servizi veterinari delle ASL, di affidare i controlli sul rispetto delle normative relative al trasporto di bestiame al Corpo di Guardia forestale e di vigilanza ambientale.
Cagliari, 9 luglio 2007