CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 877/A
INTERROGAZIONE VARGIU - LA SPISA - RANDAZZO Alberto - ARTIZZU - LADU - FARIGU - PISANO - CAPPAI - LIORI - DEDONI - CASSANO, con richiesta di risposta scritta, sulla drammatica situazione di carenza degli infermieri professionali in Sardegna.
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I sottoscritti,
considerato che:
- secondo i dati forniti dall'organizzazione OCSE, per raggiungere livelli ottimali di presenza all'interno degli ospedali e delle strutture di assistenza e di cura, in Sardegna ci sarebbe la necessità di circa 1200 nuovi infermieri professionali;
- lo stesso Piano sanitario regionale 2006-2008, approvato dal Consiglio in data 19 gennaio 2007, sottolinea la carenza di figure professionali infermieristiche nel sistema sanitario regionale;
- tale carenza professionale grava interamente sui pazienti, perché determina la scopertura dei turni di servizio e l'eccessivo carico di lavoro sugli infermieri disponibili, con i conseguenti, drammatici disservizi all'ordine del giorno, frequentemente riportati dalle cronache dei media;
- tale carenza, oltre che ridurre gravemente la complessiva percezione della qualità dell'assistenza da parte del paziente, incide anche nei settori più delicati della sanità, quale quello chirurgico e dei trapianti d'organo, comportando il rischio del rinvio di interventi fondamentali per la vita stessa del paziente;
- l'attuale risposta alla carenza adottata dalle ASL, che tentano di risolvere le situazioni più drammatiche attraverso il ricorso al lavoro precario ed interinale, appare del tutto inadeguata agli obiettivi di qualità del sistema perché, oltre a non coprire tutte le necessità, non consente neppure la piena integrazione delle professionalità nel contesto dell'attività dell'equipe di riferimento;
- in tale situazione di cronica sofferenza di personale dedicato è frequente la tendenza al demansionamento degli infermieri professionali in servizio, così come è frequente la tentazione di surrogare le assenze attraverso l'utilizzo improprio di professionalità specifiche, con ulteriore, grave scadimento della qualità complessiva della prestazione sanitaria d'equipe;
- l'attuale offerta formativa nelle professioni infermieristiche presso le università sarde appare a sua volta del tutto inadeguata rispetto alle necessità, presentando un'offerta complessiva per l'attuale anno accademico di appena 160 posti (distribuiti tra Cagliari, 60 posti e Sassari, 100 posti);
- tale offerta formativa non è neppure sufficiente a ristorare il fisiologico turn over degli infermieri, che ammonta a circa 600 unità lavorative l'anno;
- l'assenza di professionisti formati dalle università sarde rende indispensabile il ricorso a professionalità altrove formate e pertanto anche in Sardegna è in crescente aumento l'utilizzo di infermieri provenienti dall'est europeo, con l'ulteriore aggravio di problemi culturali e linguistici, abbastanza facile da immaginare;
- il ricorso a professionalità extraregionali appare quasi offensivo in relazione all'elevato numero di disoccupati sardi in cerca di lavoro, mentre la modestissima offerta di formazione universitaria si scontra con la fortissima richiesta, quantizzata nel numero di domande d'accesso, oltre 1400 per l'anno accademico in corso,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quale sia la strategia di programmazione che intendano mettere in campo per risolvere il problema della carenza delle figure professionali infermieristiche nel sistema sanitario regionale;
2) quali siano le iniziative che intendano attuare per consentire la stabilizzazione e la adeguata integrazione e professionalizzazione delle situazioni di precariato attualmente largamente presenti all'interno delle ASL sarde;
3) quali azioni intendano intraprendere per concertare con le università sarde l'incremento di offerta formativa che appare indispensabile a garantire persino il turn over, recuperando spazi occupazionali per i tanti giovani sardi in cerca di lavoro.
Cagliari, 7 giugno 2007