CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 859/A
INTERROGAZIONE MATTANA - MARROCU - BARRACCIU - CALLEDDA - CHERCHI Silvio - CORRIAS - FLORIS Vincenzo - LAI Silvio - ORRÙ - PACIFICO - PIRISI - SANNA Alberto - SANNA Franco, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche determinate dall'interruzione dei lavori per la realizzazione della diga di sbarramento di Monte Nieddu.
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I sottoscritti,
premesso che, per far fronte alla grave emergenza idrica che affligge l'intero territorio regionale, con particolari problemi nell'area meridionale dell'Isola, nell'ambito del POR, Programma operativo delle regioni dell'obiettivo 1, la Regione Sardegna ha attribuito al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale il finanziamento dei lavori di realizzazione della diga sul rio Monti Nieddu;
constatato che l'intervento interessa i comuni di Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Capoterra, Domusdemaria e Teulada e che lo stesso è finalizzato ad eliminare il deficit idrico, irriguo e potabile della fascia costiera sud-occidentale del golfo di Cagliari;
considerato che l'invaso di Monte Nieddu, per la sua consistenza, riveste una importanza strategica per gli usi idropotabili e irrigui non solo per l'area interessata, ma interviene in maniera funzionale all'ottimizzazione dello stesso sistema del Flumendosa;
premesso che i lavori di cui trattasi sono stati aggiudicati all'associazione temporanea d'impresa Dragados y Costrucciones P.O. - SA Fomento de costrucciones y contratas SA Grandi lavori Fincost Spa, la cui consegna è avvenuta il 21 gennaio 1998 e la loro ultimazione era fissata al 21 gennaio 2002;
premesso, altresì, che il Consorzio di bonifica, a causa di sopravvenute complicazioni di carattere tecnico, in particolare di natura geologica, aveva significato al Ministero dei lavori pubblici ed all'Assessorato regionale dei lavori pubblici l'impossibilità di rispettare il termine per il completamento degli stessi e la necessità che, per completare l'opera, si rendeva necessario integrare urgentemente le somme disponibili fino all'importo originario dell'appalto;
rilevato che successivamente il CIPE, nella seduta del 28 settembre 2004, approvava il rifinanziamento per euro 52.033.000 dei lavori per il completamento dell'opera;
constatato che alla data del 18 dicembre 2001 l'impresa appaltatrice ha eseguito lavori pari al 30 per cento del totale appaltato e finanziato e il 19 dicembre 2001 la stessa ATI appaltatrice dei lavori ha proposto domanda di arbitrato contenente la richiesta di risoluzione del rapporto contrattuale e che di conseguenza si è instaurato un contenzioso tra impresa e Consorzio di bonifica che a sua volta ha richiesto la risoluzione del rapporto contrattuale de quo per fatto e colpa della ditta appaltatrice;
rilevato che da allora e, quindi, da circa cinque anni, i lavori risultano interrotti con grave danno per il territorio e serio pericolo di perdita dei finanziamenti ottenuti con la conseguenza che circa 70 persone hanno visto pregiudicato il proprio posto di lavoro con gravi ripercussioni sul tessuto sociale del territorio;
sottolineato che, in conseguenza dell'interruzione dei lavori, si è in presenza di una situazione del territorio di grave compromissione dal punto di vista ambientale in un territorio di grande pregio e la mancata ripresa dei lavori determinerebbe una situazione di scempio ambientale irreversibile, per cui si rende necessario ed urgente ultimare le opere e procedere ad una sistemazione del sito;
rilevato che la mancata ultimazione dell'opera in oggetto annovererebbe la stessa tra le grandi incompiute non solo a livello regionale, ma a livello nazionale, così come affermato da alcune importanti riviste a diffusione nazionale;
considerato che le forti e decennali aspettative delle popolazioni del territorio devono indurre ad adottare tutte le decisioni, anche le più drastiche, tese a far riprendere i lavori che già presentano gravissimi e non più giustificabili ritardi,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per conoscere:
1) quale sia ad oggi il quadro giuridico-amministrativo e lo stato dei lavori riguardanti l'opera in oggetto;
2) quali determinazioni intendano adottare il Presidente della Regione e la Giunta regionale perché si possa avviare in tempi rapidi la ripresa dei lavori al fine di completare un'opera che riveste importanza strategica per i territori della costa sud-occidentale e per l'intera Sardegna meridionale.
Cagliari, 17 maggio 2007