CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 842/A
INTERROGAZIONE SCARPA, con richiesta di risposta scritta, sulle politiche regionali per la tutela della biodiversità animale della Sardegna.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- la legge regionale 28 maggio 1969, n. 27, istitutiva dell' Istituto di incremento ippico della Sardegna, elenca tra le specie equine ed asinine che la Regione deve sottoporre a tutela il Cavallo sardo, l'Asino bianco dell'Asinara, l'Asino sardo ed il Cavallino della Giara:
- il disciplinare del Registro anagrafico delle razze popolazioni equine riconducibili ad etnici locali allegato al decreto ministeriale del Ministro per l'agricoltura 5 novembre 2003, n. 24347, prevede, tra le diciassette razze italiane riconosciute, ben due razze sarde, e cioè lo stesso Cavallo sardo ed il Cavallino della Giara;
- il Cavallo sardo richiamato in quei provvedimenti, dopo solo alcuni decenni, risulterebbe oggi una razza estinta, considerato che non si conosce dell'esistenza di capi sul territorio regionale e considerato, inoltre, che si tratta di razza diversa da quella successivamente ed ufficialmente riconosciuta nello stesso disciplinare come razza italiana, denominata Cavallo del Sarcidano;
- lo stesso disciplinare sopra citato, con riferimento alle razze asinine, indica, tra le cinque razze italiane riconosciute, ben due razze sarde, e cioè l'Asino bianco dell'Asinara e l'Asino sardo (grigio), entrambe da considerarsi in via di estinzione, nel rispetto dei parametri dettati al riguardo dalla FAO e considerato il fatto che gli asini bianchi dell'Asinara risultano essere presenti in misura di poco superiore alle cento unità, mentre la colonia presente sull'Isola dell'Asinara di asini sardi risulterebbe essere di numero superiore al totale della corrispondente etnia asinina presente sul resto dell'Isola madre;
- la Regione ha certamente tra i suoi compiti istituzionali quello di proteggere anche queste due importanti razze asinine in via di estinzione;
- considerata la situazione in atto, le politiche poste in essere fino ad ora dall'ente locale e dalla Regione tramite i propri enti strumentali appaiono inadeguate per gli scopi di superiore interesse pubblico che riguardano la salvaguardia della biodiversità animale della Sardegna;
- la recente soppressione dell'Istituto di incremento ippico della Sardegna e della XXV Comunità montana "Sa Jara" di Tuili, oltre alla generale riorganizzazione degli enti strumentali della Regione in materia di agricoltura, creano condizioni di grave incertezza sulla gestione di queste importanti risorse e sui soggetti istituzionali che saranno tenuti a porre in essere le politiche necessarie per evitare che anche l'Asino bianco dell'Asinara, l'Asino sardo ed il Cavallino della Giara si estinguano;
- le preoccupazioni qui espresse si fondano anche su inquietanti avvenimenti riguardanti i cavallini della Giara. Da un lato l'unica politica di tutela di questa razza si è limitata all' acquisto dei capi dai privati per intestarne la proprietà alla Regione, tramutando di fatto gli animali in "res nullius" (cose di nessuno). Inoltre, numerosi animali vengono utilizzati per lo svolgimento di rodei annuali a Genoni. Durante l'ottava edizione, nel 2005, risulta da documentazione fotografica che si allega che si potrebbero essere verificati gravi danni agli animali: uno di essi appare aver riportato lesioni talmente gravi da aver perso l'uso delle zampe posteriori. Non è dato conoscere la sorte di quegli animali, che sarebbero stati in quella occasione forniti per lo svolgimento del rodeo dall'ente pubblico proprietario, non si sa a quale titolo.
Ancora, a causa della soppressione della Comunità montana, sembra debbano essere i comuni a dover assumere in futuro le competenze sugli animali, ma non è dato sapere in base a quale progetto scientifico, a quale politica di tutela ed a quali competenze tecniche i comuni possano gestire questi compiti ed occuparsi di questa specie a rischio di estinzione.
Inoltre, risultano rimaste senza risposta numerose interrogazioni ed interpellanze presentate negli anni scorsi con riferimento ai cavallini della Giara ed alla gestione della azienda agricola Lavra, sita in comune di Genoni, di proprietà della Regione, dove si trova una parte consistente dei capi.
Infine, la Regione ha certamente l'obbligo di elaborare una linea di intervento chiara e scientifica tesa alla tutela di una razza animale unica al mondo e della quale pare non si disponga neppure una rilevazione attendibile del numero dei capi;
- anche per la tutela dell'Asino bianco dell'Asinara e dell'Asino sardo sono necessarie azioni importanti ed urgenti da parte della Regione per la tutela del proprio patrimonio di biodiversità animale; infatti, per quanto riguarda le colonie presenti sull'Asinara, esse si trovano a convivere tra loro e con l'ecosistema fragile e complesso dell'isola-parco nazionale, rendendosi necessario individuare in tempi brevi le azioni opportune perché le specie possano vivere in condizioni ottimali e venga scongiurato il rischio della loro estinzione;
- le specie equine ed asinine sopra descritte sono inserite in compendi naturalistici quali la Giara e l'Isola dell'Asinara che, unici al mondo, si caratterizzano anche per la presenza di quelle specie animali che costituiscono globalmente un ecosistema che deve essere preservato e dal quale le popolazioni interessate si aspettano anche opportunità di progresso e sviluppo;
- esistono in Sardegna numerose altre specie animali che sono una chiara testimonianza di biodiversità animale e che corrono il rischio di estinzione; tra esse una specie bovina chiamata vacca sarda "pettiatza", presente anche nella Nurra, che oltre ad essere millenaria e tipica della Sardegna, ha interessantissime caratteristiche di adattamento ai contesti naturali ed a climi difficili, caratteristiche queste che dovrebbero far riflettere attentamente sulla necessità della sua tutela, considerato anche lo stato del dibattito mondiale sui cambiamenti climatici e su quelli attesi nella nostra Regione;
- è, in conclusione, necessario ed urgente che la Regione elabori ed attui una importante politica in materia di tutela della biodiversità animale, superando immediatamente l'attuale fase di incertezza nella gestione delle competenze che segue alla liquidazione dell'Istituto di incremento ippico della Sardegna ed evitando l'affidamento di delicate competenze a soggetti non idonei sul piano scientifico, situazioni queste che potrebbero ulteriormente aggravare le già precarie condizioni di sopravvivenza di queste specie animali,
chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali siano le intenzioni del Governo regionale in materia di tutela della biodiversità animale della Sardegna;
2) a quali soggetti si intendano affidare le competenze per la tutela delle specie animali in via di estinzione sopra descritte, e quale mandato gestionale e scientifico si intende conferire a questi soggetti;
3) cosa intenda fare il Governo regionale per tutelare in maniera opportuna queste specie animali e per fare in modo che l'Asino bianco dell'Asinara, l'Asino sardo, il Cavallino della Giara e la vacca sarda "pettiatza" non si estinguano come è purtroppo successo al Cavallo sardo, ma continuino invece ad essere una ricchezza ed una risorsa per l'Asinara, per la Giara e per tutta la Sardegna.
Cagliari, 23 aprile 2007------------------------------------
Gli allegati sono agli atti del Consiglio.