CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 817/A

INTERROGAZIONE DEDONI - VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sulla regolarità della richiesta d'offerte per l'individuazione dell'organismo intermediario incaricato dell'istruttoria ed erogazione di piccoli sussidi per un costo complessivo di euro 21.980.000 POR Sardegna 2000/2006, misura 3.4.

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I sottoscritti,

considerato che alle esigenze di chiarezza e trasparenza rilevabili nell'opinione pubblica non si può non rispondere che attraverso una massima vigilanza e controllo sulla rigorosa applicazione delle migliori pratiche nella complessiva procedura d'assegnazione delle risorse pubbliche, a partire dall'analisi della correttezza e congruità dei testi dei bandi regionali con i quali si richiedono le offerte, ad evitare che si possano precostituire condizioni di miglior favore per uno o più partecipanti ai bandi pubblici;

rilevato che sono scaduti il 21 marzo i termini per la presentazione d'offerte per l'individuazione dell'organismo intermediario incaricato dell'istruttoria e dell'erogazione di piccoli sussidi a favore di persone svantaggiate, finalizzati all'imprenditorialità, all'inserimento lavorativo nelle imprese sociali e in altre forme societarie, nonché per la valutazione e gestione dei progetti d'eccellenza FSE-POR Sardegna 2000/2006, misura 3.4 e che il costo complessivo del bando ammonta alla rilevante cifra di euro 21.980.000;

constatato che l'organismo intermediario concorrente che dovesse aggiudicarsi la gestione della sovvenzione globale dovrà predisporre il regolamento per la gestione dei piccoli sussidi e dei progetti d'eccellenza e predisporre appositi avvisi pubblici per l'acquisizione delle istanze finalizzate all'accesso ai benefici di cui al bando;

osservato che il bando indica quali soggetti candidabili alla gestione della sovvenzione globale tutti i soggetti singoli e collettivi (consorzi, società consortili, raggruppamenti e associazioni temporanee di scopo, ecc.) senza finalità di lucro;

sottolineato che, pur ribadendo che nel caso di associazione temporanea di scopo tutti i membri dovranno essere senza scopo di lucro, nel bando é prevista una rilevante eccezione rappresentata dalla possibilità di prevedere all'interno dei raggruppamenti, la presenza di una o più società per azioni con partecipazione pubblica non inferiore al 90 per cento che abbiano finalità di sviluppo regionale, di promozione del lavoro e dell'impresa;

valutato che pur notando come il bando richieda per i soggetti collettivi concorrenti, composti anche in presenza di una società per azioni, la sussistenza del carattere di personalità giuridica senza fini di lucro risultante alla presentazione della domanda, i requisiti aggiuntivi richiesti nel bando ai soggetti candidati nei punti a), b), c), d) ed e) per tutti i partecipanti all'associazione di scopo mentre nel punto f) la consistenza patrimoniale e volume d'affari particolarmente rilevanti negli ultimi tre bilanci sono pretese almeno dal capofila, paiono poter precostituire un vantaggio per un'associazione temporanea di scopo che abbia al suo interno e capofila qualificante una società per azioni con partecipazione pubblica non inferiore al 90 per cento che abbia finalità di sviluppo regionale, di promozione del lavoro e dell'impresa;

evidenziato che nel panorama imprenditoriale sardo non è comune la presenza di siffatte società per azioni e che per questo non sarebbe difficile individuarne almeno una in particolare, pur non disconoscendo la legittimità per una società per azioni, avente le caratteristiche richieste dal bando di parteciparvi, non si può non notare il vantaggio competitivo che potrebbe sembrare anomalo rispetto ad organismi similari senza scopo di lucro operanti in Sardegna, garantito dalla partecipazione di particolari soggetti senza scopo di lucro alla associazione di scopo con la società per azioni, in caso di aggiudicazione della gara;

considerato che bisogna evitare che, come nel caso di una precedente gara indetta dalla Regione sarda, possano essere presunti anche pubblicamente prima ancora dell'aggiudicazione i possibili vincitori e innescate proteste e rivendicazioni di soggetti che si ritengano ingiustamente esclusi a priori e sfavoriti rispetto ad altri soggetti concorrenti vicini alla maggioranza, in ragione della formulazione del bando stesso, in particolare dal mondo della formazione professionale sarda in grave crisi che posseggano le caratteristiche richieste dal bando per i soggetti senza scopo di lucro, ma impossibilitati ad associarsi ad una così rara società per azioni dalle caratteristiche precisamente indicate dal bando,

chiedono interrogare il Presidente della Regione per sapere se:
1) quanto su esposto corrisponda al vero;
2) non ritenga di dover verificare la procedura di aggiudicazione e, nel caso rilevasse eventuali anomalie, di dover operare perché si annulli la gara e si predisponga un nuovo bando, più rispettoso della libera concorrenza.

Cagliari, 28 marzo 2007