CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 814/A

INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata apertura dell'Hospice dell'ASL n. 8 di Cagliari.

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Il sottoscritto,

considerato che:
- il tema dell'assistenza oncologica è una delle più scottanti emergenze sanitarie del momento, in considerazione dei circa 8.500 casi di nuovi tumori che si registrano annualmente in Sardegna, con circa 3.600 decessi l'anno;
- tra gli obiettivi del Piano sanitario regionale recentemente approvato dal Consiglio regionale c'è quello di ridurre il numero dei posti letto ospedalieri, riportando le prestazioni sanitarie verso il territorio e potenziando le forme integrative di assistenza, che consentono la gestione dei pazienti presso il proprio domicilio;
- l'ASL n. 8 si è dotata di un servizio di Assistenza domiciliare integrata (ADI) che, attivato e gestito in collaborazione con il medico di base, ha tra gli obiettivi fondamentali quello di tendere alla deospedalizzazione del paziente oncologico terminale, che deve essere garantito nelle sue esigenze di qualità assistenziale, anche attraverso la gestione al proprio domicilio della sua patologia;
- un'importante percentuale (intorno al 30 per cento) dei circa 650 pazienti attualmente assistiti dal servizio ADI della ASL n. 8 afferisce alla sfera oncologica e necessita pertanto di una gestione complessa della propria malattia, con pronta disponibilità di alcune specialità (oncologia di base, pneuomologia, algologia, diabetologia, geriatria), che attualmente risultano fortemente carenti sul territorio;
- tale gestione integrata della patologia della sfera oncologica può essere compiutamente governata soltanto attraverso lo stretto collegamento con una struttura del tipo "Hospice", che sia dotata di congruo numero di posti letto (la legge nazionale n. 39 del 1999, prevede una dotazione di circa 15-20 posti letto per 100.000 abitanti) e, soprattutto, di un organico professionale specificamente formato e dedicato;
- in assenza della disponibilità di tale struttura il servizio di Assistenza domiciliare integrata resta privo dell'indispensabile supporto garantito da una struttura a livello assistenziale intermedio che possa facilitare la gestione dei pazienti oncologici terminali;
- la qualità dell'assistenza domiciliare ai malati oncologici terminali è inevitabilmente condizionata dalla mancata attivazione dell'Hospice e dal conseguente mancato apporto di professionalità dedicate a detta attività, in stretta collaborazione con il MMG;
- l'apertura dell'Hospice rende indispensabile l'assunzione di medici e infermieri, adeguatamente formati, professionalizzati, da affiancare a figure professionali già strutturate, motivati a gestire un'attività che presenta profili di alta qualificazione e di grande impegno umano;
- la ASL n. 8 di Cagliari possiede una propria struttura di Hospice, con 18 posti letto, presso l'Ospedale Businco, costata diversi milioni di euro, che risulta completata sotto il profilo edilizio sin dal 2005;
- in data 3 febbraio 2006, con delibera n. 79 del direttore generale e successivamente, in data 17 luglio 2006, con determina dirigenziale n. 960, è stato disposto il pagamento della fornitura degli arredi per tale struttura;
- in data 7 dicembre 2006, con delibera del direttore generale n. 942 è stato disposto persino il contratto di manutenzione per numero tre impianti elevatori ubicati all'interno dell'Hospice;
- in data 7 novembre 2006 e in data 5 febbraio 2007, con determina dirigenziale, risulta disposto (e regolarmente pagato) persino il servizio di pulizia straordinaria dell'Hospice dell'Ospedale Businco,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali siano i motivi per cui l'Hospice situato presso l'Ospedale Businco resta ancora chiuso, privando i pazienti oncologici di un supporto assistenziale indispensabile a consentire davvero la deospedalizzazione e la gestione umanitaria delle fasi terminali della malattia;
2) se non ritengano opportuno attivare immediatamente le necessarie assunzioni di nuovo personale medico e infermieristico necessarie a dotare l'Hospice degli organici, adeguatamente formati e specificamente dedicati, indispensabili a consentirne la piena capacità assistenziale nei confronti del paziente oncologico terminale, sia a livello residenziale all'interno dell'Hospice, che domiciliare.

Cagliari, 27 marzo 2007