CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 797/A

INTERROGAZIONE PISANO, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di grave crisi aziendale della società Cooperativa pastori di Mandas..

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Il sottoscritto,

premesso che la Cooperativa pastori di Mandas costituisce una delle realtà produttive più importanti dell'intera zona (Trexenta-Gerrei-Sarcidano-Marmilla) e assicurava, fino a qualche anno fa, a oltre centocinquanta soci conferitori il proprio reddito aziendale, con una lavorazione annua di duemilioni e mezzo di litri di latte ovino, che garantiva il posto di lavoro a tempo indeterminato a due impiegati amministrativi e a tre operai specializzati e il posto di lavoro stagionale per sette mesi all'anno a circa venti lavoratori;

accertato che la Cooperativa pastori di Mandas si trova attualmente in una situazione di gravissima difficoltà economico-finanziaria, che perdura ormai da alcuni anni, e che il 3 aprile prossimo, presso il tribunale fallimentare di Cagliari, si deciderà la sorte della società, sulla quale pende una causa per dichiarazione di fallimento;

considerato che la Cooperativa pastori di Mandas aveva avviato nel 1995 la realizzazione di un nuovo complesso caseario con un investimento di circa due miliardi di vecchie lire per il quale la Regione sarda aveva assicurato un contributo nella misura del 75 per cento e che i lavori di realizzazione, quasi interamente completati, non sono stati mai collaudati e questo ha impedito concretamente l'avvio della attività casearia che avrebbe posto la società nella condizione di poter far fronte al regolare pagamento delle rate dei mutui contratti;

rilevato che, fra i creditori che hanno avanzato istanza di fallimento in danno alla Cooperativa pastori di Mandas, c'è anche una delle compagnie assicuratrici che hanno garantito, quale soggetto fideiussore, l'importo erogato dalla Regione Sardegna a favore della Cooperativa a titolo di contributo per la realizzazione del nuovo caseificio;

considerato che nell'ipotesi che il Tribunale accogliesse l'istanza del richiedente, emettendo sentenza di fallimento della Cooperativa, significherebbe distruggere definitivamente una delle più alte potenzialità dell'economia agricola locale, rappresentata dal settore della produzione e lavorazione del latte ovino e nel contempo porterebbe al dramma della rovina di decine di famiglie che andrebbero anche a perdere i propri patrimoni aziendali, familiari e personali con i quali hanno prestato le garanzie fideiussorie per i debiti sociali;

verificato che la società Cooperativa pastori di Mandas potrebbe uscire dal grave stato di crisi unicamente attraverso un'azione di rilancio attraverso un progetto che rimetta in moto l'attività produttiva ristabilendo un circuito virtuoso di conferimento e trasformazione del prodotto, dentro i binari di una economia aziendale sana, tale da restituire alcune centinaia di posti di lavoro che sono stati persi;

atteso che il problema della Cooperativa pastori di Mandas, per la sua proporzione e per la sua oggettiva connotazione, determina una vera emergenza sociale e politica di una intera zona interna della nostra Isola, che è tra le più povere e caratterizzata da uno dei maggiori tassi di disoccupazione e di ritardo nello sviluppo economico,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per conoscere:
1) quali siano i motivi che hanno determinato questo grave stato di crisi della società Cooperativa pastori di Mandas, conseguente alle difficoltà di realizzo del nuovo complesso caseario assistito da contribuzione della Regione sarda;
2) quali atti si intendano adottare e quali iniziative si intendano assumere per salvare le centinaia di posti di lavoro che venivano assicurati dall'attività di produzione casearia della società;
3) se non si ritenga necessario e urgente favorire la predisposizione ed il finanziamento di un serio progetto di rilancio dell'attività societaria, teso anche ad evitare lo spettro del fallimento societario che significherebbe unicamente determinare un danno enorme ed irreversibile alla principale delle attività economiche di Trexenta, Sarcidano, Gerrei e Marmilla, oltre che gettare nella rovina e nella disperazione decine di aziende e famiglie.

Cagliari, 19 marzo 2007