CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 795/A
INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sul diritto alla tutela della salute dei pazienti sardi, posto in discussione dalla delibera n. 8/12 sul contenimento della spesa.
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Il sottoscritto,
considerato che:
- in data 2 agosto 2006, con delibera della Giunta regionale n. 34/25, la Regione Sardegna ha fornito alle ASL linee di indirizzo per il contenimento della spesa dei farmaci IPP, che avrebbe dovuto essere ottenuto in particolare attraverso il riorientamento della prescrizione verso il lansoprazolo, farmaco a minor costo;
- a tale delibera non è seguita l'azione efficace di condivisione e di monitoraggio dell'uso insieme ai medici prescrittori che, nei limiti della tutela del diritto del paziente e del rispetto dell'autonomia e della libertà prescrittiva del medico, avrebbe potuto ricondurre la prescrizione verso gli obiettivi del contenimento della spesa;
- in data 28 febbraio 2007, la Giunta regionale ha adottato la delibera n. 8/12 che pone a carico economico del paziente lo scostamento della prescrizione rispetto al farmaco equivalente a più basso costo;
- tale delibera ha dato vita alla circolare regionale protocollo n. 4606 del 7 marzo 2007 che consente deroghe al pagamento diretto da parte del paziente soltanto nel caso di controindicazioni cliniche e nei casi di intolleranza o allergia agli eccipienti;
- tale disposizione è stata notificata a tutti i medici prescrittori che, con l'unico obiettivo del risparmio, si vedono sostanzialmente costretti a modificare gli schemi di trattamento dei propri pazienti, anche in contrasto con i propri convincimenti deontologici e con l'interesse terapeutico del singolo paziente;
- tali disposizioni, assolutamente non precedute da adeguati percorsi di condivisione con i medici prescrittori, vengono vissute dai sanitari come l'ennesima, indebita ingerenza nella propria sfera di autonomia professionale e dai pazienti come la negazione del proprio diritto a ricevere le cure più adeguate alle proprie condizioni di salute;
- ogni necessaria azione di contenimento della spesa farmaceutica apparirebbe assai più sensata se fosse il frutto di un percorso comune tra le ASL e i medici prescrittori, finalizzato ad evitare ogni inappropriatezza di prescrizione ed ogni ignoranza sui meccanismi generatori della spesa, ma anche a garantire la libertà di scelta secondo scienza e coscienza di ciascun medico;
- la Regione Liguria, che aveva appena proposto l'adozione di un meccanismo di controllo della spesa dei farmaci IPP simile a quello della Regione Sardegna, ha registrato l'immediato annullamento dell'efficacia della delibera di merito, a seguito di un ricorso al TAR,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se siano mai stati poste in essere dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale adeguate indagini epidemiologiche finalizzate a verificare se lo scostamento nei consumi di farmaci IPP in Sardegna , rispetto al resto dell'Italia, sia legato alla maggior incidenza di specifiche patologie, quali quelle osteoarticolari, che richiedono il trattamento con FANS e la correlata protezione gastrica;
2) se siano mai stati poste in essere dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale adeguate indagini epidemiologiche finalizzate a verificare se la riduzione della disponibilità dei trattamenti FKT per i pazienti sardi abbia, e in quale misura, comportato un conseguente incremento nell'utilizzo dei FANS e degli IPP;
3) quali meccanismi di condivisione di percorso siano stati posti in essere dalle ASL sarde, con il coinvolgimento dei medici prescrittori, a seguito della delibera del 2 agosto 2006;
4) qualora siano stati posti in essere, quali siano le cause del fallimento di tali percorsi di monitoraggio della spesa e di educazione all'uso del farmaco da parte delle ASL, che viene peraltro ammesso nella successiva delibera di Giunta regionale del 28 febbraio 2007;
5) se ritengano che la successiva circolare interpretativa del 7 marzo 2007 contenga sufficienti elementi per garantire la libera scelta di terapia del sanitario e la tutela dei diritti del paziente;
6) quali siano gli elementi scientifici sulla base dei quali si ritiene che esista una equipollenza assoluta tra gli effetti dei farmaci IPP, tale da giustificare la sostituzione di qualsiasi farmaco con quello a più basso costo;
7) se ritengano che l'imposizione del farmaco a minor costo legato non "ad indicazioni cliniche specifiche", come sarebbe deontologicamente accettabile, ma al contrario "all'assenza di controindicazioni cliniche" (!) non sia lesiva della libertà professionale del medico, ma soprattutto del diritto del paziente ad essere curato con il farmaco maggiormente confacente alla terapia della propria patologia;
8) se non ritengano che l'esito del ricorso al TAR della Regione Liguria, che ha annullato l'efficacia di una delibera analoga di tale Regione, sottolineando la prevalenza dell'interesse della tutela della salute rispetto a qualsiasi altro interesse, non confermi la necessità di rivedere la infelice scelta della Regione Sardegna;
9) se, in particolare, non ritengano che quanto è accaduto confermi la necessità di individuare percorsi di condivisione tra le ASL e i medici prescrittori dai quali, nel rispetto del superiore interesse della tutela della salute del paziente, possa discendere qualsiasi azione che abbia come obiettivo quello della corretta prescrizione del farmaco.
Cagliari, 16 marzo 2007