CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 788/A

INTERROGAZIONE VARGIU - PISANO - DEDONI - CASSANO, con richiesta di risposta scritta, sulla dilatazione delle liste d'attesa in sanità.

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I sottoscritti,

considerato che:
- il Piano sanitario regionale, approvato nel gennaio 2007 dal Consiglio regionale, considera negativamente la tendenza ad accentrare le risposte sanitarie presso gli ospedali e individua pertanto come obiettivo prioritario della sanità sarda il decentramento verso il territorio dei servizi sanitari alla popolazione;
- le prestazioni territoriali vengono oggi sostanzialmente garantite in Sardegna attraverso il sistema dell'accreditamento, che fornisce il 52 per cento delle risposte extraospedaliere e incide per appena l'1,4 per cento sul totale della spesa sanitaria regionale;
- il sistema dell'accreditamento, a condizioni economiche assai vantaggiose per le aziende sanitarie e con ridottissime liste d'attesa, consente di offrire al cittadino pressoché tutte le prestazioni sanitarie specialistiche di base e permette di alleggerire ogni pressione impropria nei confronti delle strutture ospedaliere;
- in sostanziale contraddizione con gli obiettivi strategici del Piano sanitario 2006-2008, la maggior parte delle ASL della Sardegna ha significativamente tagliato i budget per il 2007 del sistema dell'accreditamento, comportando in tal modo la conseguente riduzione della disponibilità di prestazioni sanitarie sul territorio;
- il risultato pratico di tale intervento di taglio delle prestazioni é rappresentato dalla dilatazione delle liste d'attesa, che si sta verificando in tutte le ASL della Sardegna, in particolare per le prestazioni strumentali (risonanza magnetica, TAC, ecografia) e per quelle a visita a più alta richiesta (oculistica, dermatologia, ORL);
- tali tagli comportano difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie che sono ancora più pesanti proprio per le fasce di popolazione (anziani, invalidi, non abbienti, popolazione residente lontano dai centri maggiori) che hanno minor grado complessivo di tutela;
- la dilatazione delle liste comporta l'inevitabile aumento del ricorso improprio alle prestazioni di pronto soccorso ospedaliero, con conseguente perdita di efficienza di tale servizio;
- la lunghezza delle liste d'attesa e l'intollerabile assenza di offerta nel sistema sanitario pubblico obbliga una parte di cittadini a pagare di tasca propria le prestazioni sanitarie in regime assolutamente privatistico,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali siano le indicazioni strategiche trasmesse alle ASL sarde per raggiungere l'obiettivo del trasferimento delle prestazioni sanitarie specialistiche dall'ospedale al territorio, garantendo la piena soddisfazione delle esigenze di tutela della salute della popolazione sarda;
2) quale sia il motivo per qui le aziende sanitarie locali della Sardegna stanno sistematicamente riducendo il budget relativo alla medicina specialistica accreditata;
3) se sia stato istituito un sistema di monitoraggio delle liste d'attesa per prestazione e per specialità in ciascuna ASL della Sardegna, che cosenta in qualsiasi momento di avere piena percezione delle eventuali difficoltà nella fruizione delle prestazioni specialistiche di base da parte dei cittadini sardi;
4) quali siano le misure che si intendono adottare per contrastare l'attuale tendenza alla dilatazione delle liste d'attesa, che rende necessario il ricorso improprio all'assistenza ospedaliera, comporta la necessità del ricorso al privato e determina la negazione del fondamentale diritto alla salute di ciascun cittadino sardo.

Cagliari, 12 marzo 2007