CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 758/A

INTERROGAZIONE CHERCHI Oscar - FLORIS Mario, con richiesta di risposta scritta, sul controllo degli organi degli enti locali.

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I sottoscritti,

premesso che la legge regionale 1° giugno 2006, n. 8, stabilisce che il controllo sugli organi degli enti locali spetta alla Regione, non più alle prefetture;

considerato che da diversi mesi in numerosi comuni sardi (ad esempio Cuglieri e Suni solo per citarne due della Provincia di Oristano) si stanno verificando gravi problemi nella conduzione politico amministrativa senza che finora si sia cercato di porre rimedio alla difficile situazione;

constatato il caso particolare del Comune di Cuglieri, dove i consiglieri di minoranza si vedono ostacolato e spesso negato l'accesso agli atti e ai documenti necessari per l'adempimento del loro mandato amministrativo;

rilevato che nel centro del Montiferru si stanno ripetendo altri episodi che complicano la vita amministrativa, come ad esempio la mancata convocazione dell'assemblea civica dietro la richiesta della minoranza (15 novembre 2006); e, ancora, non vengono regolarmente forniti ai consiglieri di opposizione gli atti e i documenti preparatori dei lavori del consiglio;

preso atto della totale assenza del rispetto democratico nei confronti della minoranza a cui in questo modo sono negati inspiegabilmente e ingiustamente i propri diritti;

constatato che il gruppo consiliare di minoranza di Cuglieri, non sentendosi tutelato nei suoi diritti, è già ricorso alla Prefettura, alla Corte dei conti, alla Procura della Repubblica, al Tribunale amministrativo regionale e al Difensore civico regionale;

considerato che l'esercizio di accesso agli atti per i consiglieri comunali è disciplinato dall'articolo 43, comma 2, del Testo unico degli enti locali che recita: "I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente di comune e provincia, nonché dalle aziende speciali e dagli enti dipendenti, tutte le notizie e informazioni in loro possesso, utili per l'espletamento del proprio mandato. Essi sono tenuti al segreto nei casi specificatamente determinati dalla legge.";

rilevato che per un consigliere non sussiste l'obbligo di motivare la richiesta di accesso agli atti come un privato cittadino, né gli organi burocratici dell'ente hanno titolo per chiederla perché, in caso contrario, questi ultimi sarebbero arbitri di stabilire l'esclusione del controllo sul loro operato (come attestano numerosi pareri del Consiglio di Stato),

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica:
1) per sapere se siano a conoscenza di quanto sta accadendo in numerosi comuni sardi;
2) per capire come mai non si stia dando seguito a quanto stabilito dalla legge regionale n. 8 del 2006 e non si stia esercitando un'efficace azione di controllo sulla vita amministrativa negli enti locali;
3) per conoscere i provvedimenti che si intendano assumere per risolvere la problematica situazione che rende estremamente difficoltoso lo svolgimento del mandato per molti amministratori di minoranza, oltre a svilire il loro ruolo di consiglieri legittimamente eletti dai cittadini;
4) per sapere se questo Consiglio regionale approvi le leggi solo per "fare numero" e per riempire un carniere di nuove normative da esibire agli elettori, anche se di fatto restano inapplicate sulla carta.

Cagliari, 16 febbraio 2007