CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 691/A

INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sui metodi di monitoraggio del traffico telefonico alla ASL n. 8 di Cagliari.

***************

Il sottoscritto,

considerato che:
- la garanzia del diritto alla privacy prevede ampie tutele nella disciplina giuridica italiana, che è informata alla rigorosa difesa dei dati sensibili concernenti la persona;
- ogni attività di verifica e di controllo delle comunicazioni interpersonali, per via telefonica e via telematica, deve rispondere rigorosamente alla più completa garanzia di tale diritto individuale;
- tali obblighi di riservatezza assumono ancora maggior valore quando interessano le informazioni concernenti la sfera sanitaria dell'individuo e impongono pertanto alle aziende sanitarie e a tutti gli operatori di sanità vincoli rigorosi, tendenti al pieno rispetto del segreto professionale e alla tutela dei dati sensibili del singolo paziente;
- l'Azienda sanitaria ASL n. 8 di Cagliari ha recentemente diffuso presso i propri dirigenti e presso l'intero personale una circolare che informa dell'attivazione di un sistema per il monitoraggio del traffico telefonico aziendale;
- la stessa comunicazione avverte che tale sistema è in grado di effettuare un monitoraggio non soltanto del traffico in uscita, ma addirittura di quello in entrata negli apparecchi telefonici aziendali e persino di quello citofonico;
- la stessa comunicazione precisa che tale attività di monitoraggio è, tra l'altro, finalizzata ad evitare gli sprechi, ma anche ad impedire "utilizzi impropri" del sistema telefonico,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se il cosiddetto "sistema di monitoraggio del traffico telefonico" adottato dalla ASL n. 8 sia rispettoso di tutti gli obblighi di tutela della privacy, non soltanto degli operatori sanitari dipendenti dell'Azienda, ma anche dei pazienti che con tali operatori entrano quotidianamente in contatto;
2) quale sia il metodo che consente di verificare gli "utilizzi impropri" del sistema telefonico, stante che l'eventuale valutazione di "improprietà" implica un evidente giudizio di merito sul contenuto delle telefonate, che appare assai difficile da esercitare in assenza di controllo sui contenuti specifici di ciascuna singola telefonata.

Cagliari, 10 novembre 2006