CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 630/A

INTERROGAZIONE DIANA - LIORI, con richiesta di risposta scritta, sulla deliberazione n. 34/7 del 2 agosto 2006 concernente "Direttive di attuazione dell'articolo 27, commi 9 e 12, legge regionale 11/5/2006, n. 4 (Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo)", e relativi allegati.

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I sottoscritti,

premesso che:
- il comma 12 dell'articolo 41 della legge regionale 21 aprile 2005, n. 7, reca disposizioni relativamente alle agevolazioni concesse ai sensi delle leggi di incentivazione, per le quali l'Amministrazione regionale può autorizzare transazioni sia sul capitale che sugli interessi, qualora le aziende siano in stato di liquidazione o di fallimento, e consolidamento del debito e sua riformulazione, qualora ci si trovi al cospetto di una crisi aziendale;
- il suddetto comma dispone inoltre che, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge, la Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente, predisponga le direttive di attuazione;
- il suddetto comma risulta superato dai commi 9 e 12 dell'articolo 27 della legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, i quali non prevedono alcuna possibilità di consolidamento o riformulazione del debito e attribuiscono all'Amministrazione regionale la possibilità di cedere i crediti a istituti bancari;
- nel dettaglio, il comma 12 dispone che, per le operazioni di finanziamento attualmente in contenzioso, gli Assessorati competenti per materia sono autorizzati, entro e non oltre sei mesi dall'entrata in vigore della legge, a formulare proposte transattive nei confronti dei debitori e che, in caso di rifiuto da parte di questi ultimi, l'Amministrazione regionale procede alla cessione dei predetti crediti;
- il dettato normativo non fa alcun riferimento esplicito né alla necessità di direttive di attuazione, né al coinvolgimento della Commissione consiliare competente;

considerato che:
- con delibera n. 34/7 del 2 agosto 2006, la Giunta regionale ha adottato le direttive di attuazione di quanto disposto dai commi 9 e 12 dell'articolo 27 della legge regionale n. 4 del 2006;
- la delibera di cui sopra è stata adottata senza alcuna interlocuzione preliminare con la Commissione consiliare competente;
- le direttive di attuazione, contenute nell'allegato alla delibera, si riferiscono a un ampio spettro di interventi di agevolazione, che interessano numerosi settori dell'economia sarda, quali trasporti, industria, agricoltura, pesca, artigianato, comparto alberghiero e cooperative produzione e lavoro;
- nella fattispecie, sono soggetti alle direttive di attuazione i crediti derivanti dalle seguenti leggi di agevolazione: legge regionale n. 8 del 1964; legge regionale n. 40 del 1976, articolo 5; legge regionale n. 19 del 1987; legge regionale n. 16 del 1983; legge regionale n. 65 del 1950; legge regionale n. 20 del 1951; legge regionale n. 66 del 1950; legge regionale n. 23 del 1957; legge regionale n. 47 del 1968; legge regionale n. 66 del 1976, articolo l; legge regionale n. 44 del 1989, articolo 3; legge regionale n. 8 del 1997, articolo 16; legge regionale n. 74 del 1950; legge regionale n. 9 del 1956; legge regionale n. 7 del 1971; legge regionale n. 60 del 1979, articolo 2, lettera a); legge regionale n. 49 del 1980, articolo 29; legge regionale n. 14 del 1981, articolo 40; legge regionale n. 26 del 1984, articolo 68; legge regionale n. 32 del 1986, articolo 10; Legge n. 268 del 1974, par. 6; Legge n. 588 del 1962, articoli 8, 31, 35 e 36;
- le direttive di attuazione dispongono che l'Amministrazione regionale, per il tramite delle banche erogatrici dei finanziamenti, formulino nei confronti delle aziende debitrici delle proposte transattive con le quali la Regione, in cambio della restituzione del capitale iniziale e maggiorato degli interessi previsti dalla specifica legge di incentivazione, rinunci agli interessi di mora;
- le aziende che accettano la proposta transattiva sono tenute a versare l'importo dovuto in un'unica soluzione entro e non oltre il 31 marzo 2007;
- in caso di mancata accettazione della proposta transattiva da parte delle aziende, i rispettivi crediti sono automaticamente trasferiti alle banche erogatrici dei finanziamenti;

valutato che:
- la situazione di stagnazione attraversata dall'economia isolana si ripercuote su tutte le aziende sarde che assai difficilmente potranno impegnarsi alla restituzione delle somme dovute in un'unica soluzione;
- la cessione dei crediti alle banche comporterà l'immediata apertura delle procedure fallimentari per migliaia di aziende sarde con conseguente gravissimo danno per il tessuto economico e occupazionale dell'Isola;

preso atto che:
- l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale ha recentemente dichiarato alla stampa il suo impegno affinché le partite debitorie relative alle leggi di agevolazione del settore siano risolte attraverso il consolidamento del debito con il massimo della rateizzazione per il rimborso;
- non si è a conoscenza di intenzioni analoghe da parte dei diversi altri Assessori competenti per i settori produttivi interessati dalla delibera di cui sopra,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio affinché riferiscano:
1) se sia intenzione della Giunta revocare la deliberazione n. 34/7 del 2 agosto 2006 al fine di evitare i gravi danni che essa comporterebbe per il tessuto economico e occupazionale della Sardegna;
2) quali misure la Giunta regionale intenda adottare al fine di permettere il consolidamento dei debiti derivanti dalle leggi di agevolazione;
3) quali misure la Giunta regionale intenda adottare per far sì che i crediti derivanti dai finanziamenti concessi ai sensi delle leggi di agevolazione non possano in alcun caso essere ceduti dalla Regione a terzi.

Cagliari, 22 settembre 2006