CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 598/A
INTERROGAZIONE DIANA - LIORI, con richiesta di risposta scritta, sull'accordo stipulato dalle società Sonatrach, Gazprom e Lukoil avente per oggetto i canali di approvvigionamento di metano dei paesi dell'Unione europea e sulle conseguenze che ne deriverebbero per la Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
- nei giorni scorsi è stato stipulato un accordo tra la società algerina Sonatrach e quelle russe Gazprom e Lukoil, riguardante i diversi canali di approvvigionamento di gas metano dell'Unione europea;
- la Sonatrach è azionista di riferimento, con una quota azionaria pari al 36 per cento, della Galsi, società che sta realizzando lo studio di fattibilità per il metanodotto Algeria-Sardegna-Europa;
- la Regione figura come socio di minoranza di Galsi, con due quote azionarie del 5 per cento ciascuna detenute rispettivamente da Sfirs e Progemisa;
considerato che:
- secondo quanto riferiscono gli organi di informazione, l'accordo tra Sonatrach, Gazprom e Lukoil prevedrebbe investimenti comuni delle tre società in tutti i progetti, attualmente in fase di realizzazione, relativi all'approvvigionamento di metano da parte dei paesi dell'Unione europea;
- se una simile eventualità dovesse verificarsi, Sonatrach, Gazprom e Lukoil si troverebbero a costituire un cartello societario che assumerebbe una posizione di monopolio nel gestire l'approvvigionamento di metano di tutti i paesi dell'Unione europea;
- da ciò deriva che le tre società potrebbero fissare liberamente il prezzo di vendita del metano, dal momento che sul mercato non vi sarebbe un'adeguata concorrenza;
valutato che:
- secondo il Piano energetico ambientale regionale adottato dalla Giunta con delibera n. 34/13 del 2 agosto scorso, il metano dovrebbe diventare negli anni a venire la principale fonte energetica della Sardegna;
- ancora secondo il Piano energetico ambientale regionale, l'unica fonte di approvvigionamento di metano prevista per l'Isola risulta essere il metanodotto Algeria-Sardegna-Europa, progetto in cui la Regione ha investito ingenti risorse e in cui si riserva di investirne di ancora più ingenti, come disposto con delibera n. 24/15 del 7 giugno scorso;
- secondo indiscrezioni, Sonatrach si sarebbe impegnata a cedere a Gazprom non meno del 25 per cento delle azioni di Galsi da essa detenute;
considerato altresì che:
- affidandosi totalmente al metanodotto Algeria-Sardegna-Europa per il proprio approvvigionamento di metano, la Regione è destinata a finire sottoposta al monopolio Sonatrach-Gazprom-Lukoil, con conseguente probabile incremento del prezzo di mercato con cui il metano sarà distribuito in Sardegna;
- in quanto socio di minoranza di Galsi, la Regione rischia di divenire strumento inconsapevole della creazione di tale regime monopolistico,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione affinché riferisca:
1) se corrispondono a verità le notizie apparse sulla stampa in merito all'accordo stipulato tra le società Sonatrach, Gazprom e Lukoil, per la parte che riguarda direttamente la società Galsi di cui la Regione è socio minoritario;
2) quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di impedire che l'acquisizione di una quota azionaria di Galsi da parte di Gazprom possa contribuire alla creazione di un regime monopolistico da parte delle tre società di cui sopra;
3) quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di differenziare i canali di approvvigionamento di metano della Sardegna, prevedendo l'eventuale ricorso a fonti alternative al gasdotto Algeria-Sardegna-Europa;
4) quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di far valere le ingenti risorse già investite e quelle che saranno investite in futuro nella progettazione e nella realizzazione del gasdotto, se non in termini di un ritorno economico diretto, quantomeno sotto forma di riduzioni tariffarie a vantaggio dell'utenza sarda.
Cagliari, 5 settembre 2006