CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 581/A

INTERROGAZIONE DIANA - LIORI, con richiesta di risposta scritta, sulla ridefinizione del trattamento economico del dirigente dell'ufficio stampa della Giunta regionale.

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I sottoscritti,

premesso che:
- lo scorso 25 luglio, la Giunta regionale ha adottato la delibera n. 33/1, che reca l'oggetto "Ridefinizione del trattamento economico del dirigente dell'ufficio stampa";
- a tutt'oggi, il testo integrale della delibera non risulta ancora visionabile sul sito Internet della Regione;
- l'attuale dirigente dell'ufficio stampa è stato nominato dalla Giunta con delibera n. 34/7 del 25 agosto 2004;
- a tutt'oggi, neppure il testo integrale di tale delibera risulta visionabile sul sito Internet della Regione;

verificato che:
- secondo indiscrezioni, la retribuzione annua lorda del dirigente dell'ufficio stampa, fissata in 74.000 euro dalla delibera n. 34/7 del 25 agosto 2004, avrebbe subito un notevole incremento;
- da parte dei cronisti che si occupano abitualmente di politica regionale giungono diffuse lamentele riguardo allo scarso livello qualitativo del servizio stampa della Giunta;

considerato che:
- attualmente, sono impiegati in qualità di addetti stampa del Presidente della Regione, della Giunta e degli Assessorati diversi giornalisti professionisti e pubblicisti regolarmente iscritti negli elenchi dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna, e nessuno di essi risulta essere stato assunto con una delle forme contrattuali previste dal contratto collettivo nazionale della stampa, bensì con contratti di consulenza;
- nei contratti di consulenza stipulati tra la Regione e tali giornalisti sovente figurano mansioni di natura tecnica legate allo sviluppo del sito Internet della Regione, quali grafico e web master, o alla comunicazione nelle materie di competenza degli Assessorati, ben diverse da quelle che essi realmente svolgono per conto dell'Amministrazione;
- un'ampia parte di tali giornalisti ha collaborato in passato, per periodi di tempo più o meno lunghi, con la redazione del portale Internet di Tiscali, società di informatica e telecomunicazioni di cui è azionista di riferimento il Presidente della Regione;

considerato altresì che:
- con la legge regionale n. 10 del 1963 e le successive modifiche, la Regione si è dotata di un ufficio stampa tuttora esistente, nel cui organico figurano giornalisti professionisti e pubblicisti di provata capacità ed esperienza;
- l'Amministrazione in carica ha scelto di non avvalersi, per il proprio servizio stampa, dell'ufficio stampa della Regione, preferendo affidarlo a giornalisti inquadrati come consulenti;
- il personale in organico all'ufficio stampa si trova così, di fatto, privo di mansioni;
- da lungo tempo l'Associazione della stampa sarda ha aperto una vertenza sindacale nei confronti della Regione affinché ai giornalisti dell'ufficio stampa venga applicato il contratto collettivo nazionale della stampa;

preso atto che:
- il mondo della stampa in Sardegna è interessato da una grave e diffusa situazione di precariato, che riguarda non meno del 60 per cento dei giornalisti professionisti e pubblicisti iscritti negli elenchi dell'Ordine dei giornalisti;
- i giornalisti precari, oltre a non avere alcuna garanzia per il futuro, non ne hanno neppure per il presente, dal momento che molti di essi percepiscono compensi che li pongono ampiamente al di sotto della soglia di povertà;
- tale situazione, oltre a essere fortemente lesiva della dignità professionale e umana dei giornalisti, mina seriamente l'esercizio della libertà di stampa sancita dalla Costituzione della Repubblica italiana, dal momento che i giornalisti si trovano esposti a ricatti di ogni genere ai quali la loro situazione economica rende molto difficile sottrarsi,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione affinché riferisca:
1) il contenuto esatto e completo delle delibere n. 33/1 del 25 luglio 2006 e n. 34/7 del 25 agosto 2004;
2) per quale ragione tale contenuto non sia stato reso pubblico sul sito Internet della Regione;
3) se, per ragioni di gestione oculata delle risorse finanziarie della Regione, ma anche di puro e semplice decoro, non ritenga opportuno revocare la delibera n. 33/1 del 25 luglio 2006;
4) quali misure la Giunta intenda adottare:
- per applicare il contratto collettivo nazionale della stampa ai giornalisti inquadrati come consulenti e a quelli inseriti nell'organico dell'ufficio stampa;
- per avvalersi dell'ufficio stampa della Regione per il proprio servizio stampa;
- per contribuire a risolvere o quantomeno ad alleviare la situazione di precariato diffuso che interessa il mondo della stampa in Sardegna;
5) quali misure il Presidente della Regione intenda adottare per risolvere la situazione di conflitto di interessi che lo vede coinvolto in quanto massimo rappresentante istituzionale della Sardegna e azionista di riferimento di Tiscali.
 

Cagliari, 2 agosto 2006