CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 574/A
INTERROGAZIONE SANCIU, con richiesta di risposta scritta, in merito alla grave situazione di emergenza che si è venuta a creare in Gallura a seguito delle carenze nel servizio di distribuzione dell'acqua nel settore civile.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- la Gallura, negli ultimi anni, ha accumulato grandi scorte "strategiche" di acqua risolvendo in larga misura l'annoso problema della carenza di risorse idriche e delle costanti situazioni di emergenza;
- l'invaso artificiale del Liscia, negli anni 2005 e 2006, ha raggiunto, per alcuni mesi consecutivi, la massima capacità invasabile pari a 105 milioni di metri cubi;
- alla data attuale la diga del Liscia contiene oltre 90 milioni di metri cubi in grado di soddisfare efficacemente le richieste del territorio anche nel caso si verificassero annate siccitose;
- sono state realizzate, in questi anni, alcune opere minoritarie dal punto di vista infrastrutturali, ma determinanti per la captazione delle risorse idriche e di fondamentale rilevanza per la loro capacità di concorrere alla soluzione dell'emergenza idrica in Gallura;preso atto che:
- è prevista, in Gallura, la realizzazione di altri due importanti invasi quali la diga del San Simone e quella del Rio Vignola che, una volta invasati, consentiranno di risolvere definitivamente qualsiasi problema di emergenza idrica e di soddisfare, congiuntamente alle opere già realizzate, tutta la richiesta di risorsa idrica proveniente dall'idropotabile, dall'agricoltura, dall'industria, dai servizi e dal turismo;
- gli obiettivi strategici che il territorio della Gallura ha raggiunto in pochi anni, oggi vengono mortificati dalla gestione inadeguata del servizio idrico in capo alla società Abbanoa Spa responsabile dal 2006 della distribuzione dell'idropotabile;
- le scelte operate dal governo regionale non sono state in grado di creare le condizioni necessarie perchè questo nuovo gestore potesse operare correttamente nell'erogazione del servizio idrico integrato, requisito fondamentale per lo sviluppo della popolazione sarda;
considerato, infatti, che:
- da diverse settimane la disponibilità di risorse idriche nei comuni costieri della Gallura è fortemente sottodimensionata rispetto alle esigenze della popolazione residente e di quella fluttuante;
- le disfunzioni del servizio di erogazione, caratterizzate da ripetute interruzioni nell'erogazione dell'acqua in ampie porzioni di territorio o da una costante bassa pressione nelle condotte, costringe residenti e operatori turistici ad integrare i rifornimenti con l'ausilio delle autobotti;
- il problema ha assunto le dimensioni di una vera e propria emergenza tant'è vero che diverse amministrazioni comunali stanno proponendo e assumendo provvedimenti "tampone" volti ad arginare la situazione di emergenza;osservato altresì che:
- le esigenze della popolazione che gravita in Gallura, tra residenti e turisti, sono note da tempo nonché facilmente quantificabili e che l'attuale scarsità di acqua all'interno delle abitazioni e delle numerose strutture ricettive, pertanto, non può essere attribuita a eventi estemporanei e difficilmente programmabili;
- il potabilizzatore dell'Agnata, in quanto sottodimensionato, non è in grado di soddisfare l'attuale richiesta di acqua potabilizzata che giunge dai comuni del territorio;
- la rete di distribuzione è inadeguata, vetusta e del tutto insufficiente a garantire un adeguato servizio, in relazione sia alla sua conformazione che alle molte perdite presenti lungo i tracciati;
- questa grave situazione è senza dubbio da addebitare alle scelte della Regione che non ha ancora provveduto a finanziare le opere di recupero e di sostituzione delle condotte di accumulo e di distribuzione;
- la gestione del servizio idrico integrato in tutta la Sardegna e, nello specifico, in Gallura si sta rilevando fallimentare;
- la società Abbanoa, titolare della distribuzione, ha recentemente operato in ambito locale un forte ridimensionamento degli organici licenziando 13 unità lavorative su 30, non essendo così, forse, in grado di garantire un adeguato servizio di controllo e manutenzione degli impianti,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici sulle seguenti questioni:
1) se siano a conoscenza di quanto precedentemente esposto;
2) quali iniziative la Regione intenda adottare per superare la grave carenza del servizio di distribuzione dell'acqua in Gallura;
3) se non ritengano opportuno adoperarsi affinché il potabilizzatore dell'Agnata sia potenziato, reso idoneo alle concrete esigenze del territorio e messo nelle condizioni di operare efficacemente nel rispetto delle normative;
4) se ritengano non più derogabile procedere allo stanziamento di finanziamenti per una più efficace gestione del servizio di distribuzione delle risorse idriche al fine di evitare che un territorio come quello gallurese, tra l'altro fiore all'occhiello del turismo internazionale, subisca i disagi e i disservizi attualmente verificatisi;
5) quali interventi intendano porre in atto al fine di operare un necessario intervento infrastrutturale volto all'ammodernamento e al corretto dimensionamento delle reti di adduzione e di quelle di distribuzione interne alla città;
6) se non ritengano necessario intervenire prontamente al fine di operare una più razionale riorganizzazione del servizio idrico regionale.
Cagliari, 27 luglio 2006