CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 564/A

INTERROGAZIONE PISANO - DEDONI - VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sulle ingiunzioni esattoriali relative ai canoni irrigui e di miglioramento fondiario che il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale di Cagliari sta notificando agli agricoltori-utenti.

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I sottoscritti,

premesso che il Consiglio regionale, con l'approvazione dei commi 7 e 8 dell'articolo 4 della legge regionale 24 febbraio 2006, n. 1 (legge finanziaria 2006), ha disposto la concessione a favore dei consorzi di bonifica della Sardegna di finanziamenti per un importo complessivo di 39 milioni di euro e che con l'approvazione del comma 2 dell'articolo 13 della legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, ha altresì disposto l'erogazione a favore dei consorzi di bonifica di una ulteriore somma di 10 milioni di euro, finanziamenti tutti finalizzati all'abbattimento dei canoni irrigui a carico degli agricoltori iscritti a ruolo per gli anni 2001-2006;

constatato che in questi giorni la BPS sta notificando agli agricoltori del Campidano di Cagliari delle cartelle esattoriali relative ai canoni irrigui del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale per l'anno 2005, per la quota riferita ai miglioramenti fondiari e che la tariffa applicata è di 72 euro ad ettaro, una misura quindi sproporzionata e ingiustificata, triplicata rispetto a quella applicata nelle annualità precedenti e tale da ledere il principio dell'equo rapporto al "giusto vantaggio" dell'utente consorziato e "dell'effettivo servizio erogato";

accertato che dette cartelle esattoriali ingiungono che i pagamenti debbano essere effettuati entro 60 giorni dalla data di notifica;

viste le recenti sentenze della Commissione tributaria di primo grado che, in accoglimento dei ricorsi proposti dagli agricoltori, hanno disposto l'annullamento delle cartelle esattoriali, in sintonia con la consolidata giurisprudenza dell'alta Corte di cassazione, per i richiamati motivi di indeterminazione, di ingiustizia tariffaria e di assenza del giusto ed effettivo vantaggio per gli utenti;

rilevato che, irrazionalmente, alla base dell'ingiustificata applicazione tariffaria pare stia l'esigenza di coprire gli esorbitanti disavanzi degli esercizi finanziari pregressi, determinatisi in funzione di una non oculata e incomprensibile espansione dei costi;

verificato che sono contestualmente pervenuti in questi giorni i preavvisi di notifica di emissione di ruoli per l'esazione del saldo irriguo 2001 per un esorbitante importo di 401 euro ad ettaro che sommano al primo e secondo acconto rispettivamente di 217 euro e di 110 euro, per un importo totale di canone irriguo pari a 728 euro;

rilevato che al costo del canone irriguo va ulteriormente a sommarsi l'incidenza del miglioramento fondiario e del canone per le manutenzioni degli impianti irrigui, che si perviene ad un totale superiore agli 800 euro per ettaro irriguo e che questo inciderebbe fra i costi di produzione in entità tale da determinare la certezza del conseguimento di una perdita qualunque coltura agricola possa esser stata praticata;

osservato che una politica tariffaria così dissennata significa costringere le aziende agricole ad una chiusura definitiva, aziende già ampiamente penalizzate da uno stato di gravissima crisi nella quale versa l'intero comparto, ancor più aggravata dalla recente annata falcidiata dagli eventi siccitosi;

constatato che, nonostante le rassicurazioni e gli impegni assunti a favore degli agricoltori per assumere i provvedimenti di compensazione di una parte degli importi dovuti dai contribuenti, e fino ad oggi nessuna determinazione concreta è stata assunta,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale:
1) per conoscere quali siano i motivi che hanno determinato questo grave e scorretto comportamento da parte del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale nell'emettere i ruoli relativi ai canoni di manutenzione per gli impianti irrigui per l'anno 2005 applicando un'ingiustificata tariffa di 72 euro ad ettaro e i ruoli relativi al saldo del canone irriguo 2001 nella sproporzionata misura di 401 euro ad ettaro, disattendendo le disposizioni normative approvate dal Consiglio regionale;
2) quali urgenti iniziative intendano assumere per portare a soluzione il grave problema degli insostenibili costi per le inique tariffe dei canoni irrigui, di manutenzione e di miglioramento fondiario applicate dal Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale nei confronti dei propri agricoltori-consorziati.


Cagliari, 18 luglio 2006