CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 549/A
 

INTERROGAZIONE SERRA, con richiesta di risposta scritta, sulle nuove immissioni in ruolo del personale della scuola.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- il Ministro dell'istruzione, con decreto n. 50 del 30 giugno 2006, ha disposto l'assunzione in ruolo di 23.500 precari della scuola; per la Sardegna si tratta di 737 docenti/personale educativo e 99 ausiliari, tecnici e amministrativi (ATA) ;
- accanto alla inadeguatezza quantitativa delle assunzioni, tale da non garantire nemmeno il turn-over, si assiste ad una ripartizione assolutamente inadeguate rispetto alle effettive esigenze del buon andamento delle scuole;
- in questi ultimi anni, il precariato sta interessando in maniera evidente il settore della pubblica istruzione nella sua interezza; ben altre sono le quantitą necessarie volte a garantire certezza occupativa e riconoscimento della professionalitą acquisite;

rilevato che, nell'anno scolastico 2005/2006, in Italia i contratti a tempo determinato sono stati 124.467 e 74.314 per quanto riguarda il personale ausiliario, tecnico e amministrativio (ATA) e in Sardegna nello stesso anno scolastico sono stati attivati 3.846 contratti di supplenza per i docenti e 1.618 per il personale ATA;

preso atto che, in base ai dati del MIUR e dalle varie organizzazioni sindacali del settore, il sistema scolastico sardo necessita di 5.500 nuove immissioni in ruolo per garantire alla scuola pubblica la continuitą didattica, di gestione del personale e delle risorse finanziarie e patrimoniali,

chiede di interrogare la Giunta regionale e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se:
1) non sia il caso di vincolare la determinazione degli organici e dell'assunzioni dei precari in base alla qualitą e alla quantitą dei compiti delle scuole;
2) se non sia opportuno, con la presenza di personale stabile, l'avvio di un cammino rivolto a realizzare un sistema scolastico, per abbattere gli ancora inaccettabili livelli di dispersione scolastica;
3) la Giunta e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport non ritengano opportuno un intervento nei confronti dello Stato, anche di ordine integrativo e rivendicativo, che valuti tutti i tagli effettuati negli ultimi cinque anni nei confronti del personale della scuola in Sardegna.

 

Cagliari, 4 luglio 2006

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