CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 537/A
INTERROGAZIONE PISU - LANZI - URAS - FADDA Giuseppe - DAVOLI - LICHERI, con richiesta di risposta scritta, sulla proposta di istituzione dell'Ispettorato ripartimentale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale nella Provincia del Medio Campidano.
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I sottoscritti,
premesso che:- con la legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4, e successive norme attuative, si è completata l'istituzione delle nuove province della Sardegna; tale riassetto, resosi necessario per comprovate esigenze sociali, economiche e culturali, è stato una grande vittoria delle popolazioni comunali interessate;
- nel contempo, in alternativa al centralismo e alle sue note degenerazioni, si delinea il nuovo ruolo delle autonomie locali (province e comuni) in attesa dell'effettivo trasferimento di compiti, funzioni e poteri, finora esclusivamente esercitati dalla Regione;
- in questo modo la Regione sarda recupera i ritardi accumulatisi in passato, dando concreta attuazione all'espressa previsione di due leggi che prendono il nome dal Ministro Bassanini (la n. 59 del 1997, relativa al conferimento delle funzioni amministrative dello Stato alle regioni e agli enti locali e la n. 127 del 1997, relativa allo snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo) nonché alla riforma del titolo V della Costituzione;
- in sintonia con tali azioni di decentramento la Regione sarda ha manifestato una concreta attenzione alle problematiche della salvaguardia delle risorse naturali, promuovendo una serie di norme, afferenti al campo urbanistico, paesaggistico e ambientale, finalizzate ad evitare la compromissione irreparabile di ambiti territoriali di straordinario valore naturalistico;
- in tale ottica la recente istituzione dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (ARPAS) si caratterizza come strumento fondamentale per il perseguimento dell'obiettivo di tutela e promozione della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati nonché per gli altri servizi diretti alla collettività;
considerato che, a fronte del generale riassetto delle otto circoscrizioni provinciali nel territorio della Regione sarda, il Corpo forestale non ha ancora adeguato in tal senso la propria fisionomia organizzativa provinciale, costituita questa da sette ispettorati ripartimentali istituiti nelle province di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Tempio-Olbia, Carbonia-Iglesias, Ogliastra e sub-provinciale, quest'ultima riferita alle ottanta stazioni forestali e alle otto basi navali;
ritenuto che:- le due tendenze politiche - decentramento amministrativo e tutela ambientale - in passato susseguitesi in maniera separata l'una dall'altra, debbano oggi procedere di pari passo e apparire anzi come un'unica linea di riforma;
- il riconoscimento della rilevante fisionomia del tema della tutela dell'ambiente debba partire dalla riorganizzazione delle altre strutture primarie preposte alla sua tutela, e in tale ambito del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, quale organo tecnico con funzioni di polizia che esercita molteplici compiti in campo ambientale, tra i quali: la salvaguardia idrogeologica del territorio rurale e montano, la tutela tecnica ed economica dei boschi e dei beni silvopastorali dei comuni e degli enti pubblici, l'attività di protezione civile, in particolare antincendio e di pubblico soccorso;
- in questo quadro, l'unicità e la specialità del Corpo forestale in materia di polizia ambientale e di protezione civile richieda, anzi imponga, azioni di governo centrale a scala regionale, non decentrabili, legate all'esigenza di stabilire livelli minimi uniformi di tutela agro-forestale, ambientale, del paesaggio e dell'ecosistema, che guidino, integrino e talvolta sostituiscano quelli corrispondenti alla dimensione territoriale interessata;
- la necessità dell'adeguamento dell'assetto interno delle articolazioni del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, la modernizzazione delle sue funzioni, la riorganizzazione territoriale del modo in cui queste vengono esercitate al servizio della collettività, si evince anche alla luce della normazione comunitaria che ci richiama ad attuare strategie sempre più innovative come la prevenzione e il controllo integrato dell'ambiente;
- in tale ottica, il contenimento delle aggressioni all'ecosistema ed il potenziamento delle attività di contrasto non possono oggi prescindere dalla promozione di un modello di presidio territoriale che privilegi la collaborazione nel campo del monitoraggio, vigilanza e prevenzione ambientale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale e dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna, anche a supporto ed integrazione delle gravose competenze amministrative, dirette e indirette, esercitate dai livelli istituzionali intermedi (province e comuni);
- altresì è opportuno promuovere una stretta collaborazione tra le stesse istituzioni finalizzata ad attivare una vasta azione educativa e culturale al fine di valorizzare l'azione del volontariato, la sensibilizzazione e l'educazione ambientale, come elemento che costituisce un'importante e significativa evoluzione nella crescita dell'impegno e della protezione civile,
chiedono di interrogare l'Assessore della difesa dell'ambiente per conoscere quali iniziative intenda assumere per dotare anche la Provincia del Medio Campidano dell'importante presidio costituito dalla struttura dell'Ispettorato ripartimentale territoriale del Corpo forestale, al fine di garantire un livello di tutela ambientale, di protezione civile e di servizi che rientrino negli standard ordinari dei restanti ambiti territoriali provinciali.
Cagliari, 26 giugno 2006
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