CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 534/A
INTERROGAZIONE CALIGARIS, con richiesta di risposta scritta, sulla discriminazione subita da una single sarda nell'adozione di una ragazza bielorussa.
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La sottoscritta,
richiamate le interrogazioni, rimaste senza risposta, dell'8 agosto 2005 e del 6 marzo 2006;
premesso che:- Annalisa Dessalvi, impiegata cagliaritana, single, ha ospitato nel 1997 Natasha, una bambina bielorussa che aveva allora 6 anni;
- tra la bambina e la donna si è instaurato un forte legame affettivo che ha indotto entrambe a creare un rapporto madre-figlia;
appreso che:
- soltanto dopo un iter durato 8 anni, la Corte costituzionale ha annullato un'interpretazione restrittiva da parte dei giudici della legge sulle adozioni stabilendo la liceità per una single italiana di adottare un minore straniero;
- dopo un lungo periodo di tensione tra l'Europa e il governo bielorusso, il 12 dicembre 2005 è stato stilato un protocollo di collaborazione tra il Ministero dell'istruzione della Repubblica di Belarus e la Commissione per le adozioni internazionali della Presidenza del Consiglio in materia di minori bielorussi da parte di cittadini italiani in possesso del decreto di idoneità;
rilevato che la signora Dessalvi è la prima donna single in Italia in possesso di decreto di idoneità all'adozione internazionale rilasciatole dal Tribunale per i minorenni di Cagliari così come richiesto dalle autorità bielorusse per procedere nelle adozioni;
sottolineato che:- la pratica della signora Dessalvi non figura tra le 150 rimaste sospese a partire dal mese di ottobre 2004 in seguito alle tensioni tra Europa e Belarus e ora all'attenzione dell'apposita Commissione in quanto la via legale e il riconoscimento della liceità dell'adozione internazionale per una single italiana ha seguito un iter differente;
- secondo quanto riferito dalla presidente della Commissione per le adozioni internazionali solo una delle 150 pratiche in sospeso è stata esperita entro il 21 febbraio 2006;
ricordato che la signora Dessalvi e Natasha non hanno mai chiesto un trattamento di favore, ma una soluzione valida anche per altri casi particolari, basata su criteri di equità, sul preminente interesse dei minori e nel rigoroso rispetto della legalità;
precisato che:
- da aprile ad oggi sono state completate due pratiche di adozione relative a persone single;
- in entrambi i casi la Commissione per le adozioni internazionali ha violato due criteri stabiliti e ribaditi in precedenza: quello della necessità del decreto d'idoneità e quello del rigoroso rispetto dell'ordine cronologico del completamento delle pratiche;
- l'anomalo comportamento della Commissione per le adozioni internazionali si configura come un incomprensibile atto discriminatorio nei confronti della signora Dessalvi e della figlia Natasha;
evidenziato che:
- della vicenda erano stati interessati il Governo, il Parlamento e la Presidenza della Repubblica anche per ottenere un'adozione provvisoria, garante il console della Bielorussa in Italia;
- per questa ipotesi si era pronunciato favorevolmente il tutore pubblico della ragazza, cioè il direttore dell'istituto dove vive Natasha;
- il "caso Dessalvi" ha scosso l'opinione pubblica sarda come dimostrano le numerose manifestazioni di solidarietà, le oltre 5.000 firme raccolte e le prese di posizione della stampa;
denunciato che:
- una battaglia civile per il riconoscimento di un diritto delle donne single italiane ad adottare un minore straniero si sta ritorcendo contro chi l'ha condotta e vinta;
- Natasha tra un anno, quando compirà 16 anni, non potrà più essere ospitata nell'istituto attuale e il suo destino è incerto;
- madre e figlia vivono con profonda sofferenza psichica l'interminabile attesa di una soluzione positiva della vicenda avendo riposto nei giudici e nella legge totale fiducia;
valutati gli ottimi rapporti esistenti tra la Regione Sardegna e la Repubblica di Belarus,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se non ritengano opportuno un efficace tempestivo intervento del Governo italiano affinché:
1) sia posta fine al comportamento arbitrario e gravemente discriminatorio assunto dalla Commissione adozioni internazionali;
2) siano eliminate le assurde resistenze che impediscono alla signora Dessalvi, dopo il riconoscimento della maternità di Natasha da parte del tribunale di Cagliari, di adottare la figlia;
3) sia rimosso il paradosso burocratico-normativo in quanto, nonostante la sentenza della Corte costituzionale, il diritto acquisito non può essere esercitato per un problema non dipendente dalla due vittime-protagoniste.
Cagliari, 20 giugno 2006
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