CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 510/A
 

INTERROGAZIONE - DAVOLI - URAS - PISU, con richiesta di risposta scritta, sull'intendimento di realizzare un nuovo impianto di termovalorizzazione dei rifiuti ad Ottana.

------------------------------------

I sottoscritti,

premesso che:

- si esprime forte preoccupazione circa l'intenzione della Giunta regionale di costruire ad Ottana un nuovo impianto di termovalorizzazione - per la costruzione del quale è già stato pubblicato il bando con scadenza a luglio - capace di smaltire 180 mila tonnellate di RSU e di produrre energia elettrica grazie alla lavorazione delle biomasse;

- per anni le popolazioni del Marghine, le amministrazioni locali e tanta parte delle forze politiche locali hanno condotto una dura lotta contro l'ipotesi di un potenziamento dell'impianto esistente nella zona industriale di Tossilo;

- tale mobilitazione, divenuta evento di massa e fatto politico locale e provinciale di primaria importanza, ha investito migliaia di persone e l'intera opinione pubblica in un dibattito acceso e di altissimo livello che ha prodotto informazione e coscienza diffusa circa i rischi derivanti dai processi di termovalorizzazione, la necessità di rilanciare e valorizzare la raccolta differenziata, di investire nella valorizzazione del differenziato, in altri termini in un modello economico a misura d'ambiente, di uomo e di donna;

- la decisione di dare avvio alla costruzione ad Ottana di un impianto di tali proporzioni viene presa dalla Giunta regionale senza il coinvolgimento del Consiglio e non tiene assolutamente conto delle lotte e della volontà popolare espressa dal Marghine e, in passato, anche dal consiglio provinciale di Nuoro;

considerato che la costruzione di un impianto di termovalorizzazione di tali dimensioni comporta conseguenze pesantissime sulle popolazioni locali, un serio rischio per le emissioni di fumi e polveri in atmosfera, condiziona l'economia dell'intero territorio, che si vedrebbe totalmente condizionato (tra processi di differenziazione, trasporto, smaltimento ed accantonamento in discarica) dalla lavorazione degli RSU per tutta l'Isola, e comporta inoltre la certa congestione delle vie di comunicazione della zona a causa di un prevedibile incremento del traffico di mezzi pesanti su gomma difficilmente sostenibile da una rete viaria come quella del Centro Sardegna;

preso atto che, in applicazione del decreto Ronchi, tutti i centri dell'Isola, da qui a poco tempo, attueranno la differenziazione della raccolta degli RSU e che ciò comporterà una riduzione del conferimento negli impianti di termovalorizzazione;

considerato che:

- per loro conformazione, le tecnologie impiegate nei processi di termovalorizzazione possono funzionare solo a pieno regime, onde evitare diseconomie e scarso rendimento;

- l'opzione per un investimento di tale portata implicherà una decisa inversione di rotta rispetto alla condivisibile idea di una costruzione sociale del mercato, contenuta nel programma di governo della Regione, incentrata sulla risorsa locale, sulla tutela e valorizzazione dell'ambiente, sui prodotti tipici, sul patrimonio archeologico, culturale e naturalistico;

considerata, inoltre, la vetustà dell'impianto esistente a Tossilo e il basso standard di sicurezza e funzionalità offerto dal medesimo, rispetto alla sicurezza del luogo di lavoro, alla continuità dello smaltimento, alle emissioni in atmosfera, alla salute delle popolazioni locali, alla salubrità dell'ambiente in generale;

tenuto conto che nell'impianto citato lavorano attualmente circa 45 dipendenti rispetto ai quali il bando sopra citato non prevede esplicite garanzie,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, l'Assessore regionale dell'industria e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, per conoscere:

1) se la Giunta non ritenga contraddittoria questa scelta con il forte accento, correttamente posto, sulla tutela delle coste e la valorizzazione dell'identità, dei saperi e delle culture locali, sulla necessità di progettare dal basso il modello di sviluppo;

2) come la Giunta ritenga di conciliare la costruzione di un impianto da 180 mila tonnellate di rifiuti tal quali con una politica che incentivi ed investa nella raccolta differenziata;

3) come ritenga di garantire il funzionamento a pieno regime del nuovo impianto;

4) quali garanzie ritenga ci siano e quali forme di controllo intenda attivare, rispetto all'eventualità che tra i RSU vi siano rifiuti tossici e sostanze ulteriormente inquinanti per l'ambiente e pericolose per la salute delle popolazioni locali;

5) quale futuro occupazionale abbia programmato e quali garanzie abbia ipotizzato per i lavoratori dell'impianto di Tossilo;

6) se la Giunta abbia valutato il reale fabbisogno di incenerimento dei rifiuti alla luce dell'avvio e del razionale funzionamento della raccolta differenziata;

7) se la Giunta regionale non ritenga opportuna una sospensiva del bando per la costruzione dell'impianto di termovalorizzazione di Ottana al fine di coinvolgere, in un dibattito più approfondito e documentato il Consiglio regionale, gli enti locali del territorio, la popolazione, le forze politiche e la società civile e lasciare che su temi fondamentali come lo sviluppo locale e il modello economico di un territorio vi sia un percorso più partecipativo, informato e, perciò, maggiormente democratico nella formazione delle decisioni.

Cagliari, 19 maggio 2006

------------------------------------