CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 501/A
 

INTERROGAZIONE - CORDA - PORCU, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi conseguenze delle discutibili modalità con cui si è provveduto agli interventi di asportazione della poseidonia da alcune spiagge della Costa Smeralda.


I sottoscritti,

 

premesso che:


- secondo quanto disposto dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia, è competenza dell'Assessorato degli enti locali, finanze ed urbanistica l'esercizio delle funzioni delegate sul demanio marittimo;


- l'autorizzazione alla pulizia delle spiagge è stabilita con determinazione apposita dai Servizi territoriali demanio e patrimonio facenti capo allo stesso Assessorato;

 

avendo appreso da organi di stampa che nelle spiagge site nel territorio del Comune di Arzachena, di Romazzino, del Piccolo Pevero e della Cala del Principe si sarebbero condotte operazioni di pulizia del litorale sabbioso con l'utilizzo di mezzi meccanici (trattori e ruspe) appartenenti al Consorzio Costa Smeralda, assolutamente inadeguati ad operare in ambiti ambientali così delicati;

 

considerato che la determinazione n. 0086 del 13 aprile 2006 del Servizio territoriale demanio e patrimonio di Tempio-Olbia, che dispone l'autorizzazione alla pulizia delle spiagge per la stagione balneare 2006, provvede a fornire chiare direttive in merito alle modalità di conduzione di tale pulizia e, in particolare al punto 3 determina di "effettuare la pulizia a mano, con apposito rastrello…ovvero con mezzi meccanici leggeri non cingolati", secondo principi di cautela e di conservazione "dell'assetto naturale geomorfologico dei luoghi e dell'aspetto paesistico ambientale della zona";

 

avendo appreso altresì, dagli stessi organi di stampa, che nessuno degli organi preposti all'attività di controllo - Assessorato, Capitaneria di Porto, Ufficio marittimo di Porto Cervo, Vigili urbani di Arzachena - sarebbe stato a conoscenza della concessione, da parte del competente Comune di Arzachena, della necessaria autorizzazione al Consorzio Costa Smeralda per lo svolgimento delle operazioni di pulizia nelle suddette spiagge;

 

considerato che sono comprovati scientificamente i danni all'ecosistema spiaggia provocati da questi interventi di pulizia con mezzi meccanici i quali, con l'asportazione della poseidonia (che forniva permeabilità e porosità alla spiaggia), con la compattazione della sabbia e la produzione di solchi e scannellature (fenomeni che favoriscono il ruscellamento e le mareggiate distruttive), con lo sradicamento delle delicate essenze floristiche (che hanno la funzione di trattenere la sabbia) e con l'asportazione della sabbia durante il prelievo del materiale, si pongono i presupposti per gravissimi fenomeni erosivi i quali, nel giro di pochi anni, come è già successo in alcune spiagge della Sardegna, portano alla grave compromissione dell'arenile,

 

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore della difesa dell'ambiente e l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere:
 

1) se non sia il caso di vincolare le autorizzazioni per la pulizia della spiaggia a condizioni precise e inequivocabili, anche di tempo e di luogo, inviando copia delle stesse agli organi di controllo con specifico mandato alla vigilanza;


2) se non sia più opportuno, in considerazione che le spiagge e la sabbia sono il bene paesaggistico ed economico più prezioso che abbiamo e che sotto il profilo strettamente scientifico il delicato ecosistema delle spiagge subisce un danno irreversibile da queste tipologie di interventi, che le autorizzazioni rilasciate vietino l'utilizzo per la pulizia delle spiagge dei mezzi meccanici, ancorché gommati e leggeri, e che tale pulizia debba essere fatta esclusivamente a mano;


3) vista la delicatezza e la gravità della situazione, se non sia il caso di attivare tutte le misure necessarie per accertare, anche mediante il coinvolgimento del personale regionale preposto alla salvaguardia dell'ambiente, i danni e le eventuali responsabilità degli interventi "di pulizia" degli arenili riportati dai mezzi di informazione;


4) in definitiva, quali provvedimenti s'intendono adottare per evitare il verificarsi di nuovi episodi di depauperamento delle spiagge per effetto della presunta opera di pulizia dalla poseidonia marina, elemento fondamentale per la salute e conservazione delle spiagge.

 

 

Cagliari, 10 maggio 2006