CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 491/A
INTERROGAZIONE - SCARPA, con richiesta di risposta scritta, sulla istituzione di nuove servitù militari a Stintino.
Il sottoscritto,
premesso che:
- si è appreso dalle deliberazioni del consiglio comunale di Stintino che la Marina militare italiana ha intenzione di costruire nel porto di Stintino una nuova costruzione per ospitare la Delegazione di spiaggia della Capitaneria di porto di Porto Torres;
- si intenderebbe realizzare tale costruzione su di un area usualmente destinata agli operatori della pesca e agli artigiani della nautica da diporto;
- a fronte delle volumetrie necessarie per una Delegazione di spiaggia (circa 70 mq) sembra intenzione della Marina militare, e quindi dello Stato italiano, realizzare volumetrie per circa 550 mq;
- la Marina militare italiana, e quindi lo Stato italiano, intendono sottrarsi al doveroso confronto con il Comune di Stintino circa le modalità di costruzione della Delegazione di spiaggia, trincerandosi dietro l'esigenza della difesa strategica militare della nazione;
- le sopra descritte intenzioni dello Stato italiano hanno ottenuto il sostanziale nullaosta dell'Assessorato regionale degli enti locali, finanze e urbanistica concretizzatosi nel rilascio della concessione demaniale marittima che ha, di fatto, sfrattato dal loro sito naturale numerose attività produttive locali;
- dietro le attività della Marina militare sembra celarsi l'intenzione di costruire una foresteria ad uso esclusivo dei militari in uno dei tratti di costa più belli della Sardegna e del mondo;
- ove così non fosse, e vi fossero reali esigenze di carattere militare, si starebbe insediando a Stintino una nuova servitù militare;
- sia la realizzazione di una foresteria che l'insediamento di una servitù militare sono assolutamente contro gli interessi della comunità di Stintino e più in generale contro gli interessi del popolo sardo;
- deve essere contrastato con forza ogni tentativo dello Stato italiano di imporre al popolo sardo nuove servitù militar-turistiche o turistico-militari;
- che la circostanza sopra esposta è aggravata dalla presenza di numerose installazioni militari dello Stato italiano costituenti vere e proprie servitù analoghe a quelle sopra descritte di cui non è chiaro l'uso sulla prospiciente isola-parco nazionale dell'Asinara,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per sapere:
1) per quale ragione sia stato rilasciata la concessione demaniale marittima da parte della Regione autonoma della Sardegna;
2) se si intenda revocare la concessione;
3) se sia compatibile la descritta attività dello Stato italiano con la cosiddetta "legge salvacoste";
4) quali siano le "esigenze strategiche militari di difesa della nazione" che giustificano questa grave lesione della sovranità del popolo sardo;
5) quali iniziative si intendano intraprendere per impedire questo ulteriore gravissimo abuso da parte dello Stato italiano ai danni della comunità stintinese e del popolo sardo.
Cagliari, 12 aprile 2006