CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 485/A
INTERROGAZIONE - PORCU - BRUNO, con richiesta di risposta scritta, sul danno subito dalla società sarda Ales srl in merito alla sperimentazione di procedure di voto elettronico.
I sottoscritti,
premesso che:
- l'articolo 2 del decreto legge 3 gennaio 2006, n. 1, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2006, convertito con Legge 27 gennaio 2006, n. 22, ha previsto, con riferimento alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile, la rilevazione informatizzata dei risultati degli scrutini negli uffici elettorali di sezione e la sperimentazione della trasmissione informatizzata dei risultati agli uffici preposti alla proclamazione ed alla convalida degli eletti;
- la Sardegna risulta una delle quattro regioni d'Italia interessate da questa sperimentazione;
avendo appreso da fonti di stampa che l'impresa sarda Ales srl, con sede a Selargius ed incubata presso il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, ideatrice della prima procedura di scrutinio elettorale elettronico sperimentata in Italia, denominata "e-Voto - Seggio elettorale elettronico", ha denunciato il pericolo che, in occasione della sperimentazione sopra menzionata, venga impiegata una procedura informatica basata in modo inequivocabile su quella da essa sviluppata e della quale detiene ogni diritto, lamentando nel contempo che la procedura di scelta del contraente incaricato del servizio sia avvenuta con modalità non previste dalla vigente normativa;
considerato che, per il danno irreparabile che potrebbe derivarle, la società, oltre a citare davanti al competente Tribunale di Roma l'azienda multinazionale che avrebbe posto in essere la condotta illecita suddetta, ha formalmente diffidato le competenti autorità di governo nazionali, e segnatamente il Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, le società Sviluppo Italia Spa, Innovazione Italia Spa ed il Ministero dell'interno dall'utilizzare la procedura suddetta e dall'affidare l'incarico per la prosecuzione della sperimentazione al di fuori delle procedure competitive previste dalla legge per la tutela dei principi di trasparenza e par condicio tra i concorrenti;
preso atto che, in merito alla vicenda riferita, che pare pregiudicare in modo gravissimo la Ales srl, sono state presentate nei giorni scorsi interrogazioni parlamentari alla Camera ed al Senato e che le inchieste giornalistiche condotte da prestigiosi periodici nazionali - tra i quali Micromega e Diario Settimanale - sembrano confermare in pieno le doglianze espresse dall'azienda, con particolare riferimento alle modalità di scelta del soggetto incaricato della sperimentazione,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'industria e dell'innovazione tecnologica per sapere quali passi formali essi ritengano di compiere presso il Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero dell'interno affinché vengano fugate le preoccupazioni innanzi citate e sia assicurata in ogni sede la piena tutela dei diritti della impresa sarda Ales srl.
Cagliari, 5 aprile 2006