CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 472/A
 

INTERROGAZIONE - SANJUST, con richiesta di risposta scritta, sul procedimento di recupero delle progressioni professionali del personale dell'ERSAT.


Il sottoscritto,

premesso che, con circolare n. 5228/Personale del 6 marzo 2006, 1'ERSAT ha posto i numerosi dipendenti che, nel lontano 2003, hanno ottenuto la progressione professionale ai fini economici nell'ambito della categoria di appartenenza, di fronte all'improvvisa richiesta di restituzione di tutte le somme percepite nel biennio 2003-2004;

considerato che dette somme non sono state neppure esattamente quantificate, ma i lavoratori, che le hanno percepite in buona fede ed utilizzate per le quotidiane necessità, sono stati diffidati a formulare l'eventuale richiesta di rateizzazione del rimborso entro soli tre giorni dalla data della circolare, preannunciando in difetto l'integrale recupero dalla busta paga del mese di marzo;

preso atto che tale recupero era previsto in coincidenza col pagamento di arretrati di stipendio, ma tali somme arretrate sono indispensabili per far fronte ad impegni economici assunti dai dipendenti nel momento in cui avevano avuto già sicura notizia dell'imminente pagamento e non possono perciò essere distratte con una illegittima compensazione disposta unilateralmente dall'ERSAT;

considerato che pare contestabile anche il fondamento giuridico della determinazione del direttore generale dell'ERSAT n. 11/2006 del 20 gennaio 2006, con la quale è stata dichiarata la nullità degli atti conseguenti all'accordo aziendale del 28 luglio 2003, in base al quale sono state effettuate le progressioni economiche ora rimesse in discussione;

verificato che, per quanto consta una simile problematica creatasi presso 1'EAF, un approfondito esame ha portato a ritenere decisiva per escludere la legittimità del recupero la circostanza che l'accordo stipulato in sede regionale (che prevede la diversa decorrenza economica delle progressioni professionali) non ha previsto alcuna abrogazione o sostituzione degli accordi precedenti;

premesso che i dipendenti hanno diffidato 1'ERSAT a non procedere ad alcuna forma di recupero e dichiarato che intendono tutelare i loro diritti ed interessi nelle competenti sedi giurisdizionali, ma che gli stessi dipendenti sono stati tuttavia costretti, data la ristrettezza dei termini concessi (appena tre giorni) a chiedere che - qualora 1'ERSAT, nonostante quanto sopra, voglia procedere al recupero delle somme - l'importo venga loro rateizzato sulle competenze mensili per 24 rate, come proposto con la surrichiamata circolare del 6 marzo 2006;

considerato che anche le modalità della rateizzazione sono arbitrarie, perché la mancata indicazione degli importi individualmente dovuti non mette i lavoratori in condizione di sapere se potranno effettivamente far fronte alla restituzione dell'asserito indebito in sole 24 rate (per i dipendenti della categoria B si tratta di circa 2000,00 euro, ossia di quasi 100 euro al mese a fronte di una retribuzione mensile netta che supera appena gli 800 euro),

chiede di poter interrogare il Presidente della Regione e 1'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se non ritengano opportuno invitare 1'ERSAT a soprassedere dai suddetti recuperi fino alla definizione delle controversie insorgenti.

Cagliari, 9 marzo 2006