CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 448/A
 

INTERROGAZIONE - DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sulle forti carenze manifestate nella politica dei trasporti interni ed esterni alla Sardegna.


Il sottoscritto,

premesso che la tanto vantata politica di potenziamento della Sardegna delle ex Ferrovie dello Stato ha sinora prodotto la chiusura di diverse stazioni sia come fermate, che come sistema di bigliettazione, portando, a causa della riduzione di operatività nelle tratte a quei disservizi che anche qualche notte fa hanno dovuto subire quei passeggeri che hanno potuto prendere la nave della Tirrenia soltanto alle due di notte;

considerato che, dopo la contrazione di operatività nella stazione di Chilivani, le diramazioni per Sassari-Porto Torres e per Olbia trovano notevoli difficoltà e se si verifica un qualsiasi incidente, anche banale, di fatto la Sardegna è divisa in due lungo la dorsale ferroviaria;

evidenziato che i collegamenti prima posti in campo dalle Autolinee Pani, oggi soppresse, e svolti dalle Ferrovie della Sardegna, hanno sì ridotto il termine di percorrenza, ma di fatto hanno tolto i collegamenti con i maggiori centri lungo la Carlo Felice (Sanluri, Oristano, Macomer);

atteso che il termine di percorrenza da Cagliari a Sassari delle ex Ferrovie dello Stato è di circa 4 ore e 30 minuti, mentre su via gommata la percorrenza oggi è di circa 4 ore;

tenuto conto che si sono ulteriormente aggravate le possibilità di raggiungere Sassari per tutti quegli utenti dell'Alto oristanese e del centro Sardegna che per diversi motivi devono recarsi all'ospedale o all'università si vedono impediti e costretti a peripezie per raggiungere il capoluogo turritano;

sottolineato che non si comprende il motivo della soppressione della linea Sedilo-Aidomaggiore-Ghilarza-Abbasanta-Norbello-Sassari che aveva un buon rapporto di passeggeri per bus (7,31) pur non raggiungendo l'ottimale di 9, come le nuove direttive hanno imposto; infatti in una riorganizzazione sarebbe bastato mantenere anziché due corse andata e ritorno al giorno, almeno una corsa andata e ritorno per giorno, così da soddisfare quelle esigenze sempre più pressanti dei cittadini utenti delle zone del centro Sardegna;

rilevato che l'Assessore regionale dei trasporti aveva promesso ai sindaci dell'Alto oristanese, come pubblicato dalla stampa isolana, che si sarebbe riattivata questa linea verso Sassari;

ricordato altresì che l'approvazione in maniera unanime da parte del Consiglio regionale della legge di disciplina e organizzazione del trasporto pubblico in Sardegna pone, oltre che la razionalizzazione dei servizi e un adeguamento degli stessi a standard più elevati, ma soprattutto si deve soddisfare l'esigenza dei cittadini di un servizio più puntuale e attento alle necessità di collegamento, non solo interprovinciale, ma di raccordo con le strutture aeroportuali, al fine di consentire una giusta mobilità da e per la Sardegna,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per sapere quali siano le intenzioni relative ai problemi sopra evidenziati, in particolare per l'ottimizzazione dei collegamenti del centro Sardegna e dell'Alto oristanese verso Sassari e ritorno.

In conclusione si riafferma la necessità di una seria politica sulla continuità territoriale cosa che pare manchi nelle interlocuzioni con il governo nazionale e con l'Unione europea, ma in modo particolare sulla continuità merci di cui ancora non si sente affatto parlare nelle politiche dell'Assessorato regionale dei trasporti.

Cagliari, 3 febbraio 2006