CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 447/A
 

INTERROGAZIONE - DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sul Consorzio 21.


Il sottoscritto, 

premesso che vent'anni orsono, il 23 agosto 1985, con la legge regionale n. 21, venne istituito e successivamente regolato con lo statuto approvato dalla Giunta regionale il "Consorzio per l'assistenza alle piccole medie imprese", meglio noto come Consorzio 21;

 

considerato che il Consorzio 21, incaricato di fornire assistenza e molteplici servizi reali e finanziari alle PMI sarde, favorendone lo sviluppo e l'innovazione tecnologica, e di realizzare il Parco scientifico della Sardegna "Polaris", con l'insediamento centrale a Pula e varie localizzazioni nel resto della Sardegna, sembra avviato, dall'inizio della legislatura, ad una trasformazione diversa e pericolosamente contraria alle originali intenzioni dei legislatori;

 

constatato che ad un depotenziamento, ormai confermato nel tempo, dell'attenzione verso le PMI sarde si aggiunge la pericolosa involuzione del Consorzio e delle sue principali partecipate, con l'artificiosa foglia di fico alla moda di considerare le sue attività "in house", trasformandosi in principale competitore delle PMI locali nel fornire servizi alla Regione, assorbendo contemporaneamente rilevantissime risorse pubbliche senza sottoporsi alle regole della concorrenza;

 

ribadito il forte dubbio che tale tendenza accentratrice e statalista possa cadere sotto la mannaia delle sanzioni dei competenti organismi europei, che vigilano sulle attività che turbano la concorrenza, in quanto, purtroppo, le attività del Consorzio 21 e di Polaris si basano su finanziamenti europei, statali e regionali per quasi la totalità delle proprie attività, essendo purtroppo quasi nulla la capacità di attrazione di capitali privati nazionali ed internazionali;

 

ritenuto che sia necessario sostenere l'innovazione tecnologica ed evitare di distruggere le rilevantissime risorse pubbliche investite nel progetto del Parco tecnologico della Sardegna, scongiurando la crisi di tante PMI sarde del settore delle alte tecnologie e della ricerca applicata, con la conseguente precarietà del posto di lavoro di valenti tecnici e ricercatori sardi che sarebbero costretti ad emigrare in altri parchi tecnologici del continente e del mondo,

 

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:

 

- se siano state fornite alle autorità europee preventive ed esaurienti informazioni sulle attività considerate "in house", ricevendone parere positivo a procedere essendo state valutate come legittime e non come "aiuto di stato";

 

- se corrisponda al vero che, in quasi totale assenza di capitali e tecnologie private nazionali ed internazionali di un certo rilievo, il Parco tecnologico della Sardegna si avvierebbe verso il destino di cattedrale tecnologica nel deserto, confermando una negativa dichiarazione dallo stesso Presidente della Regione rilasciata in campagna elettorale, con la quale Polaris veniva definito come una mera attività immobiliare;

 

- se sia condiviso dalla Giunta e dalla maggioranza il progetto espresso programmaticamente dall'On. Gianmario Selis, candidato dell'Unione a Sindaco di Cagliari, finalizzato a realizzare un altro parco scientifico e tecnologico a Cagliari, presumibilmente vicino a Tiscali, in evidente concorrenza con il Polaris di Pula e quindi probabile causa del suo definitivo affossamento;

 

- quali azioni intende mettere in atto per rimuovere il conflitto di interessi emerso dalla constatazione che la società Shardna, oltre a ricevere noti finanziamenti regionali, essendo indicata dal Consorzio 21 come società capofila della filiera genetica del parco e con la quale in stretta collaborazione è organizzato per offrire servizi della filiera genetica, risulterebbe beneficiaria di particolari agevolazioni e ulteriori rilevanti finanziamenti pubblici di varia origine.

 

In attesa di una sollecita risposta confermo di voler operare perché il Consiglio regionale istituisca una commissione di indagine per valutare, ormai a vent'anni dalla sua costituzione, la complessiva attività del Consorzio e l'efficacia o meno della sua operatività nell'esclusivo interesse dei sardi e nel rispetto delle intenzione del legislatore.

 

Cagliari, 3 febbraio 2006