CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 430/A
INTERROGAZIONE - CHERCHI Oscar, con richiesta di risposta scritta, sulla riduzione del servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI) nella ASL n. 5 di Oristano.
Il sottoscritto,
premesso che il diritto all'assistenza sanitaria è un'esigenza primaria per tutti e che per il legislatore è un dovere imprescindibile garantirne la massima efficienza;
considerato che per alcuni pazienti affetti da patologie altamente invalidanti come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), si rende necessaria l'assistenza domiciliare integrata, al fine di rendere meno drammatico lo stato di infermità che li costringe a ricorrere a cure costanti e frequenti;
preso atto che la ASL n. 5 di Oristano ha improvvisamente dimezzato il numero di ore di ADI (dalle sei giornaliere si è passati a tre) assegnate ai nove pazienti che ne usufruiscono in tutta la provincia;
considerato che:
- la diminuzione delle ore di assistenza domiciliare per molti pazienti potrebbe comportare la necessità di nuovi ricoveri in rianimazione per avere costantemente le cure necessarie;
- il servizio di assistenza domiciliare integrata pesa sul bilancio della sanità locale meno di quanto invece influisca un ricovero ospedaliero;
tenuto conto che:
- per i malati un ritorno nel reparto di rianimazione avrebbe conseguenze serie a livello psicologico, visto che sarebbero privati della serenità e del tipico clima familiare;
- nelle strutture ospedaliere oristanesi esiste uno stato di carenza di posti letto e che il conseguente trasferimento nelle strutture pubbliche dei malati che necessitano di questa assistenza continua accentuerebbe questa carenza;
considerato che, in alcuni casi, il venire a mancare dell'assistenza domiciliare per un congruo numero di ore potrebbe costringere il familiare più prossimo a lasciare il posto di lavoro per dedicarsi al congiunto, aggiungendo grave danno anche al reddito familiare,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale per conoscere:
1) le ragioni che hanno indotto l'assunzione di un provvedimento così lesivo della dignità umana e dannoso per l'equilibrio morale e psicologico di pazienti e familiari;
2) l'esistenza o meno di iniziative utili a ridurre il grave disagio arrecato con la diminuzione delle ore di assistenza domiciliare integrata;
3) i tempi necessari a far fronte al problema.
Cagliari, 26 gennaio 2006