CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 428/A
INTERROGAZIONECALIGARIS - IBBA, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata fornitura da parte del servizio sanitario della RU486 richiesta dal primario della Clinica di ostetricia e ginecologia dell'Università di Sassari.
I sottoscritti,
premesso che il professor Salvatore Dessole, direttore della Clinica di ostetricia e ginecologia dell'ateneo sassarese ha da tempo richiesto la RU486 all'Azienda unità sanitaria locale (ASL) di Sassari per poter utilizzare il farmaco in sostituzione dell'interruzione di gravidanza chirurgica;
giudicato negativamente che, dopo oltre due mesi, non ha ancora ottenuto una risposta dal direttore generale della ASL n. 1 di Sassari;
considerato che l'impiego della RU486 è possibile solo previa autorizzazione del Servizio sanitario nazionale per l'acquisto all'estero dei medicinali non registrati in Italia;
ricordato che l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale ha garantito la piena disponibilità dell'amministrazione all'impiego del farmaco per le donne sarde che intendano farvi ricorso nelle strutture sanitarie dell'Isola;
evidenziato che in Consiglio regionale è stata presentata una mozione con cui si chiede di intraprendere qualunque iniziativa utile affinché anche in Sardegna sia possibile fare ricorso alla tecnica farmacologica;
valutato che il fine della Legge 194 del 1978 di prevenire e controllare il fenomeno dell'aborto non viene messo in discussione dalla modalità di esecuzione dell'interruzione di gravidanza,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale per sapere se intenda verificare:
1) le cause di un atteggiamento che si configura come una grave omissione nell'ottica della difesa della libertà e dell'indipendenza del medico nella scelta delle modalità di interruzione volontaria della gravidanza concordemente individuate con la paziente e per una sempre più efficace attuazione della Legge 194 del 1978;
2) le motivazioni del prolungato inspiegabile silenzio e della mancanza di qualunque risposta da parte del general manager;
e per conoscere se non ritenga opportuno rimuovere gli eventuali ostacoli che hanno impedito alla Clinica di Sassari di avviare la pratica abortiva farmacologica in alternativa a quella chirurgica.
Cagliari, 26 gennaio 2006