CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 418/A
 

INTERROGAZIONEDEDONI, con richiesta di risposta scritta, sul funzionamento del CRS4 e del Consorzio 21.


Il sottoscritto,

premesso che, non essendo pervenuta alcuna risposta alle precedenti interrogazioni, in evidente contrasto con il regolamento del Consiglio regionale, si trova costretto a reiterare la richiesta di chiarimenti in ordine alla gestione di un importante ente regionale quale il Consorzio 21 e le sue partecipate, stante l'importanza che la corretta gestione delle politiche regionali sulla ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico riveste per il progresso e lo sviluppo della Sardegna; in particolare, fatte salve le diverse competenze del Consiglio regionale e dell'esecutivo, il sottoscritto ritiene che in ogni modo nulla possa giustificare il non rispetto delle leggi o la loro distorta applicazione soprattutto in una fase delle attività del Consiglio decisiva per la determinazione delle risorse da dedicare alla ricerca scientifica e al Parco tecnologico della Sardegna;

considerato che:

- il Consorzio 21, istituito dalla Regione autonoma della Sardegna con la legge regionale n. 21 del 1985, è un ente di diritto pubblico così come specificato all'articolo 1 dello statuto, dotato di autonomia amministrativa, patrimoniale e finanziaria nei limiti stabiliti dalla legge istitutiva e dal suo statuto;

- la Regione autonoma della Sardegna, con legge regionale 15 maggio 1995, n. 14, ha dettato le norme per l'indirizzo, controllo, vigilanza e tutela sugli enti, istituti e aziende regionali e con legge regionale 23 agosto 1995, n. 20, ha dettato le norme di semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento degli enti strumentali della Regione e di altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti nell'ambito regionale;

sottolineato che le norme sopra citate si riferiscono imperativamente agli enti strumentali regionali e agli altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti nell'ambito regionale e pertanto anche al Consorzio 21, che all'articolo 1 del suo statuto è definito ente di diritto pubblico;

atteso che appare alquanto strano che lo statuto del Consorzio 21 non sia stato adeguato alla legge, ma ben più grave appare il comportamento degli amministratori che in totale violazione delle norme imperative, le disattendono scientemente; infatti l'articolo 1 della legge regionale n. 20 del 1995 prevede finalità e ambito di applicazione: "1. (omissis) ... distinguere le funzioni di carattere prevalentemente gestionale dei consigli di amministrazione dalle funzioni di carattere tecnico scientifico, attribuendo queste ultime, negli enti di ricerca, ad appositi organi specificamente qualificati"; il Consorzio 21, pur non svolgendo un'attività propria di ricerca, gestisce il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna e per svolgere tale importante missione non si è dotato di un comitato tecnico-scientifico che lo affianchi per la scelta delle linee strategiche, così come avviene in tutti parchi nazionali e internazionali; è pur vero che nel suo comitato di gestione siedono valenti professori universitari, ma l'attività di ricerca del Parco scientifico e tecnologico è ampia e necessita di verifiche e indirizzi scientifici autonomi e organici che solo un comitato ad hoc costituito può dare; parimenti il CRS4 partecipato dal Consorzio 21 ha cancellato dal suo statuto il comitato scientifico, pertanto nessuna struttura indipendente oggi vigila sulla qualità della sua ricerca e non ha più pubblicato un report sull'attività di ricerca effettuata a far data dall'anno 1993;

sottolineato che la legge regionale n. 20 del 1995 prevede inoltre:

- all'articolo 9 la soppressione delle cariche di vicepresidente negli enti pubblici:          

"1. Sono abrogate le norme dell'ordinamento degli enti che prevedono la nomina di vicepresidenti.

 2. In caso di assenza o impedimento temporaneo del presidente di un organo collegiale di uno degli enti ne esercita le funzioni uno dei componenti dell'organo, all'uopo designato dal presidente stesso, o in mancanza il più anziano di età". 
Il Consorzio 21 ha invece tenuto in essere nel suo statuto la carica di vicepresidente senza mai proporre una modifica statutaria in linea con i dettami delle leggi regionali;

- all'articolo 7 il divieto di assunzione di incarichi:      

"1. Dalla data di entrata in vigore della presente legge è fatto divieto agli amministratori e ai componenti i collegi dei revisori o dei sindaci degli enti di   assumere incarichi in organi di amministrazione o di controllo di società controllate o partecipate, o di consorzi, qualora non disposto diversamente dai relativi statuti consortili, a cui appartiene l'ente.     

 2. L'inosservanza della disposizione contenuta nel comma 1 comporta la decadenza dall'incarico di amministratore o di componente il collegio dei revisori o dei sindaci dell'ente".     
Il professor Paolo Zanella è membro del comitato di gestione del Consorzio 21 e vicepresidente del CRS4 controllato al 100% dal consorzio stesso; appare chiaro che in questo caso l'operato del Consorzio è in totale dispregio della norma imperativa della Regione autonoma della Sardegna,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e l'Assessore regionale dell'industria per sapere:

1) se siano a conoscenza dei fatti su esposti e se siano stati posti in essere tutti gli atti di controllo dovuti e necessari nei confronti degli enti regionali verificandone la rispondenza alle previsioni di legge e agli indirizzi del Consiglio regionale;

2) quali provvedimenti la Giunta regionale intenda attuare per ricondurre il Consorzio 21 e il CRS4 a una corretta gestione, nel caso in cui si ravvisassero comportamenti e atti non corrispondenti alle leggi e agli indirizzi del Consiglio regionale.

Cagliari, 13 gennaio 2006