CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 404/A
 

INTERROGAZIONE - CAPPAI, con richiesta di risposta scritta, sul ventilato smembramento posto in atto dal direttore generale dell'Azienda sanitaria locale n. 6 di Sanluri dei servizi territoriali presenti nel distretto di Senorbì.


Il sottoscritto,

appreso che l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale, nonostante le rassicuranti affermazioni fatte in occasione dell'incontro con i sindaci afferenti al distretto di Senorbì, avrebbe deciso, in accordo con il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale (ASL) n. 6 di Sanluri, il trasferimento di circa quindici dipendenti del medesimo distretto;

evidenziato che, in particolare, il trasferimento in oggetto in alcuni casi riguarderebbe interi servizi quali il centro alcoologico, dove pare sia stato disposto il trasferimento dell'intera equipe presso la sede centrale della ASL n. 6;

preso atto che la Giunta regionale, con deliberazione n. 51/10 del 4 novembre 2005, ha stabilito che "a decorrere dall'entrata in vigore della legge regionale 21 aprile 2005, n. 7, il personale in servizio presso le strutture sanitarie situate nei territori destinati a provincia diversa da quella originaria di appartenenza, è trasferito alla ASL il cui ambito territoriale coincide con quello della nuova provincia di destinazione", pertanto nessun dipendente in servizio al 21 aprile 2005 presso il distretto di Senorbì può essere trasferito presso altra sede diversa dalla ASL n. 8;

considerato che gli annunciati trasferimenti comporterebbero certamente l'immediata sospensione di servizi essenziali quali:

- il servizio di mammografia, per il quale esistono liste di attesa di quasi un anno;

- il centro alcoologico che assiste circa centosessanta pazienti e relative famiglie;

- il servizio di radiologia che vedrebbe dimezzata la capacità di intervento;

- il consultorio familiare che non potrebbe più eseguire importanti esami;

rilevato che l'attuale Giunta regionale, nonostante le ripetute promesse di migliorare e rendere più efficiente la sanità sarda, continua a tagliare servizi indispensabili per i cittadini con la conseguenza del riproporsi dell'emigrazione per eseguire anche una semplice radiografia,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale per conoscere se:

1) i fatti esposti corrispondano al vero;

2) in caso affermativo, quali motivazioni abbiano portato all'adozione di tali provvedimenti che rischiano di creare gravi disagi all'utenza locale;

3) non ritengano opportuno riconsiderare tali decisioni, che appaiono essere in grave violazione di tutte le norme giuridiche inerenti la mobilità di personale previste dal CCNL del comparto e della dirigenza.

Cagliari, 20 dicembre 2005