CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 397/A


INTERROGAZIONE RASSU, con richiesta di risposta scritta, sull'avviso di gara bandito dall'Istituto di incremento ippico per la dismissione di alcuni soggetti equini ed asinini di cui alle delibere commissariali 32/05 e 38/05, sul futuro dell'Ippodromo di Chilivani e sulla campagna di fecondazione per il cavallo anglo-arabo sardo per l'anno 2006.


Il sottoscritto,

premesso che:

in conseguenza del dispositivo della legge finanziaria e di bilancio 2005 il Commissario liquidatore ha attivato la procedura per la soppressione dell'Istituto di incremento ippico della Sardegna (III);

- in base a ciò, il Commissario dovrà riconsegnare i beni dell'Istituto al patrimonio regionale, verosimilmente per essere dismessi, ivi compreso l'Ippodromo di Chilivani e l'azienda di Tanca Regia;

- è già in corso l'alienazione di parte del patrimonio zootecnico dell'ente;

considerato che:

- l'III fu istituito con legge regionale 14 novembre 1956, n. 30, e ha sempre avuto come scopo principale il miglioramento, la valorizzazione, la selezione e commercializzazione del cavallo nato e allevato in Sardegna, il cavallo anglo-arabo sardo, e la tutela di razze equine indigene;

- grazie all'azione dell'III il cavallo nato e allevato in Sardegna ha raggiunto i massimi vertici delle classifiche nazionali, europee ed internazionali, sia nelle discipline del salto ad ostacoli che in altre discipline ippiche;

- il patrimonio zootecnico dell'III, composto anche da cavalli della Giara, del Sarcidano, asini dell'Asinara, asini di razza sarda, ha un valore genetico inestimabile, unico ed irripetibile al mondo;

- gli stalloni e le fattrici dell'III sono oggetto di attenzione di numerosi allevatori continentali ed internazionali;

- la decisione di sopprimere l'III preoccupa non poco gli allevatori e gli sportivi sardi, la sua eco ha suscitato clamore in tutta Italia e, altresì, in Francia, Spagna e Germania, paesi nei quali vengono venduti parecchi soggetti anglo-arabi prodotti in Sardegna;

- grazie all'opera dell'III la Sardegna produce circa l'80 per cento del cavallo anglo-arabo da sella, voce importante nella disastrata economia agro-pastorale sarda;

appreso che:

- con le deliberazioni commissariali n. 32/05 e n. 38/05 l'III della Sardegna intende procedere "mediante asta pubblica alla dismissione di alcuni soggetti equini ed asinini";

- le stesse fissano entro le ore 12.00 del 9 dicembre 2005 il termine ultimo per la presentazione delle offerte;

- i soggetti in vendita, visibili presso le aziende di Su Padru (Ozieri), Tanca Regia (Abbasanta) e Foresta Burgos (Burgos), sono così suddivisi:

  •  n. 9 cavalli anglo-arabi maschi;

  •  n. 67 cavalli Sarcidano, Giara e Giarab;

  •  n. 11 asini sardi maschi;

  •  n. 9 asine sarde femmine;

  •  n.1 cavalla di razza AA;

  •  n. 17 cavalli maschi di razza Giara e Giarab;

  •  n. 20 asini di razza sarda;

  •  n. 24 asine femmine di razza sarda;

- nell'avviso di gara non è specificato che i soggetti acquistati siano tassativamente destinati all'allevamento;

- il regolamento di gara non vincola in alcun modo gli aggiudicatari sull'uso futuro degli animai, che potrebbero anche non essere destinati all'allevamento;

- questa sarebbe la prima gara che l'III intende bandire per l'alienazione del patrimonio zootecnico e che alle successive verranno presumibilmente messi in vendita numerosi soggetti di pregio internazionale;

atteso che:

- come riportato nella prima pagina, seconda riga, dell'avviso di gara, è ritenuto non appropriato il termine "alcuni" riferito ai soggetti in vendita, considerato che in totale i soggetti in elenco sono ben 158;

- il prezzo fissato per ognuno dei soggetti presenti in elenco appare non remunerativo per l'Istituto, visto che alcuni capi sono in vendita a soli 110 euro, così come appare non remunerativo il prezzo di vendita di due pregiati stalloni, fissato in 3.300 euro;

- nel bando di gara non è espressamente vietata la macellazione dei soggetti ceduti e non esistono vincoli che evitino la speculazione sull'acquisto di questi capi;

- la stagione di monta, per disposizioni dell'UNIRE, apre ufficialmente il 1° febbraio 2006;

- a tutt'ora non è dato conoscere il regolamento della campagna di fecondazione per l'AAS per l'anno 2006,

 

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale affinché:

- venga sospesa con effetto immediato la gara per la dismissione di alcuni soggetti equini ed asinini di cui alle deliberazioni commissariali n. 32/05 e n. 38/05;

- nel bando di gara venga esplicitamente richiamato il vincolo per gli aggiudicatari dei soggetti affinché gli stessi capi vengano allevati e tutelati;

- sia verificata la congruità del prezzo di vendita per ogni capo;

- siano tutelate, oltre il cavallo AAS, le razze equine indigene (Giara e Sarcidano), così come l'asino dell'Asinara e l'asino sardo, in quanto razze in via di estinzione;

- venga reso noto agli allevatori il regolamento per la campagna di monta e di fecondazione per l'AAS per l'anno 2006;

- vengano fornite notizie certe sul futuro dell'Ippodromo di Chilivani e sul futuro dei compiti istituzionali attualmente esperiti dalla struttura dell'Istituto di incremento ippico, inerenti la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del cavallo anglo-arabo sardo e delle razze equine e asinine indigene protette ed in via di estinzione.

Cagliari, 7 dicembre 2005