CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 391/A
INTERROGAZIONE SANNA Matteo, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di rilanciare l'economia locale La Maddalena.
Il sottoscritto,
considerato che:
- ormai da 50 anni è stata prevista la realizzazione degli invasi sul Buttule-Calambru e quello di Sa Contra Ruja, allo scopo di garantire il fabbisogno idrico del Meilogu-Logudoro e del Goceano, con l'obiettivo di dare risposte concrete all'economia locale, per risollevare le sorti economiche e sociali di quei territori;
- nella passata legislatura, in controtendenza alla delibera della Giunta regionale n. 56/54 del 15 dicembre 1998, con la quale, nell'ambito della rimodulazione del programma, di fatto, si cancellò la realizzazione degli stessi invasi dai programmi di completamento e costruzione di nuovi invasi idrici, la Giunta regionale di centro-destra rimodulò il programma reincludendo i suddetti invasi nelle opere prioritarie;
- a tale proposito, il 23 ottobre 2001, la Giunta regionale, con deliberazione n. 36/48, nella ripartizione delle risorse per le aree depresse, incluse negli interventi prioritari le opere di cui all'oggetto, assegnando una prima tranche di finanziamenti di 25 miliardi delle vecchie lire per l'invaso di Sa Contra Ruja e di 20 miliardi delle vecchie lire per l'invaso del Buttule-Calambru;
- con successiva ordinanza n. 337 del 31 dicembre 2002, il Presidente della Regione, nelle sue funzioni di Commissario governativo per l'emergenza idrica, individuò le opere idriche di primaria importanza per la Sardegna ed avviò le procedure di valutazione di fattibilità tecnico-economico-ambientale delle stesse;
- al paragrafo 2.5 di detta ordinanza vennero previsti gli interventi sul Buttule-Calambru per dotare la riserva idrica atta ad irrigare circa quindicimila ettari e a soddisfare gli ulteriori impieghi relativi alle popolazioni di quei territori, pari a circa 28.000 abitanti;
- a tale proposito, la predisposizione dello studio di fattibilità venne affidata al Consorzio di bonifica del nord Sardegna;
- al paragrafo 2.6 della stessa ordinanza si prevedevano gli interventi su Sa Contra Ruja per fornire le risorse idriche necessarie per irrigare un territorio di settemila ettari e per soddisfare gli ulteriori impieghi inerenti quel territorio, nel quale gravitano 18.000 abitanti;
- a tale proposito, la predisposizione dello studio di fattibilità venne affidata alla VII Comunità montana "Goceano", che ha ereditato le funzioni precedentemente svolte dal Consorzio di bonifica San Saturnino, soppresso nel 1988;
rimarcato che:
- per entrambi gli interventi erano stati stimati i costi di un primo lotto, corrispondenti a 10,33 milioni di euro per l'intervento sul Buttule-Calambru e di 12,91 milioni di euro per l'intervento di Sa Contra Ruja;
- per l'avvio delle fasi progettuali, con l'ordinanza n. 391 del 24 febbraio 2004, il Presidente della Regione, in qualità di Commissario governativo per l'emergenza idrica, disponeva l'affidamento agli enti individuati, rispettivamente di 0,46 milioni di euro per il primo e di 0,58 milioni di euro per il secondo intervento, per la redazione degli studi di fattibilità ed adeguamento dei progetti originali relativi agli invasi;
evidenziato che:
- il Presidente della Regione, con la deliberazione n. 50/4 del 25 ottobre 2005, ha disposto la presentazione al CIPE della richiesta di finanziamento di un primo intervento funzionale denominato "Schema idrico Flumineddu (S'Allusia nds) per l'alimentazione irrigua della Marmilla: utilizzazione delle risorse del Flumineddu, trasferite mediante il collegamento Tirso-Flumendosa - Opere di adduzione da Sa Forada, distribuzione ed attrezzamento irriguo - 1° lotto funzionale", dell'importo di 39 milioni euro, con l'utilizzo della linea di finanziamento già attivata dal CIPE per l'intervento "Collegamento Flumineddu-Tirso", dello stesso schema idrico;
- quest'opera era inserita, così come il Buttule-Calambru e Sa Contra Ruja, nell'ordinanza n. 391 del 24 febbraio 2004, dove compariva, inoltre, anche il primo lotto dell'invaso S. Simone, il cui studio di fattibilità era affidato al Consorzio di bonifica della Gallura;
- parimenti, per l'invaso di S'Allusia, previsto con lo schema idrico del Rio Flumineddu, per l'alimentazione irrigua della Marmilla, anche gli invasi di Sa Contra Ruja e Buttule - Calambru rappresentano strutture indispensabili e non più procrastinabili nel tempo per garantire lo sviluppo socio-economico del Goceano e Meilogu-Logudoro;
- a tutt'oggi non è dato sapere se gli invasi oggetto della presente interrogazione sono inclusi nei programmi e tra le opere prioritarie che questa Giunta regionale intende realizzare;
ammesso e considerato che:
- la Giunta regionale ha redatto, ai sensi dell'articolo 44 del decreto legislativo n. 152 del 1999, il Piano di tutela della acque;
- come previsto dalla Legge n.183 del 1989, la Regione Sarda dovrà integrare il dispositivo del PTA con proprie direttive "alle quali devono uniformarsi la difesa del suolo, la sistemazione idrogeologica ed idraulica e l'utilizzazione delle acque e dei suoli" (lettera c) del comma 3 dell'articolo 17);
- gli invasi in oggetto possono, all'attualità, essere ridimensionati per rispondere, principalmente, alle attuali ed effettive esigenze irrigue inerenti al fabbisogno del settore agro-pastorale;
- per questo motivo, nel caso in cui l'attuale Giunta regionale abbia escluso dai programmi di intervento la loro realizzazione, in alternativa, può essere prevista nei territori in esame, la realizzazione di invasi volumetricamente ridimensionati e più contenuti che, pur rispondendo alle esigenze del territorio, si inserirebbero nel contesto ambientale di riferimento con un impatto ambientale contenuto, più accettabile e meno invasivo,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore dei lavori pubblici e l'Assessore della difesa dell'ambiente per sapere:
1) per quali motivi, nella richiesta di finanziamento al CIPE, come in deliberazione n. 50/4 del 25 ottobre 2005, non siano stati inseriti, così come l'invaso di S'Allusia, necessario all'alimentazione irrigua della Marmilla, anche lo schema idrico Buttule-Calambru e la diga Sa Contra Ruja, necessari per l'alimentazione irrigua del Meilogu-Logudoro e della piana del Goceano;
2) se, comunque, nei programmi della Giunta regionale sia stata prevista, tra le opere prioritarie, la realizzazione dei due invasi oggetto dell'interrogazione e in caso affermativo, quale sia lo stato di istruttoria del programma di intervento;
3) se gli enti di riferimento preposti abbiano, a suo tempo, ottemperato a quanto previsto e richiesto nella citata ordinanza del Commissario governativo per l'emergenza idrica n. 391 del 24 febbraio 2004;
4) se, nell'ipotesi in cui l'attuale Giunta regionale abbia, ancora una volta, cancellato dai programmi di intervento e dalle opere prioritarie da realizzare gli invasi del Buttule-Calambru e di Sa Contra Ruja, nella direttiva che la Giunta regionale dovrà redigere per integrare il Piano di tutela della acque (lettera c) del comma 3 dell'articolo 17 della Legge n. 183 del 1989) possano essere individuati, in alternativa ai due invasi in parola, nei bacini idrografici comprendenti i territori del Meilogu-Logudoro ed il Goceano, invasi collinari e montani necessari a sopperire alle esigenze idriche di quei territori, così come previsto negli originali progetti dei due invasi.
Cagliari, 24 novembre 2005