CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 376/A
INTERROGAZIONE CALIGARIS, con richiesta di risposta scritta, sulla raccolta di rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico.
La sottoscritta,
premesso che:
a) il decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182, in attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico prevede che:
- l'Autorità portuale, previa consultazione delle parti interessate e, in particolare, degli enti, dell'ufficio di sanità marittima e degli operatori dello scalo, entro un anno dall'entrata in vigore del decreto elabori un apposito piano e ne dia immediata comunicazione alla Regione;
- la Regione, entro sessanta giorni dall'avvenuta comunicazione del piano, lo valuti, lo approvi, integrandolo per gli aspetti relativi alla gestione con quello regionale dei rifiuti, e ne controlli lo stato di attuazione;
- in caso di inadempienza dell'Autorità portuale la Regione nomini, entro sessanta giorni dalla scadenza, un commissario ad acta per l'elaborazione del piano;
- nei porti di competenza dell'Autorità marittima le prescrizioni siano adottate d'intesa con la Regione, con ordinanza che costituisce piano di raccolta;
- il piano di raccolta e di gestione dei rifiuti sia aggiornato ed approvato in coerenza con la pianificazione regionale in materia di rifiuti, almeno ogni tre anni e, comunque, in presenza di significativi cambiamenti operativi nella gestione del porto;
b) la Legge 27 febbraio 2004, n. 47, ha fissato il 31 dicembre quale termine ultimo per l'entrata in vigore della normativa comunitaria e nazionale relativa ai rifiuti prodotti dalle navi e ai residui del carico;
rilevato che le strutture portuali della Sardegna, salvo alcuni casi, sono sprovviste di impianti adeguati ("qualsiasi struttura fissa, galleggiante o mobile all'interno del porto dove, prima del loro avvio al recupero o allo smaltimento, possono essere conferiti i rifiuti prodotti dalla nave ed i residui del carico");
sottolineato che la realizzazione del piano avrebbe benefiche ricadute sull'ecosistema marino che circonda l'Isola, evitando scarichi illeciti nei mari prospicienti l'isola e vantaggi all'economia della regione per i minori costi sostenuti dagli operatori del trasporto marittimo, non più costretti a smaltire i rifiuti nei porti attrezzati della penisola,
chiede di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere se:
1) le Autorità portuali e marittime dell'isola abbiano provveduto agli adempimenti previsti dalla normativa europea e nazionale con specifico riferimento agli impianti portuali e al piano di raccolta e gestione dei rifiuti;
2) la Regione, in caso di inadempienza delle Autorità preposte, abbia provveduto alla nomina di commissari ad acta ed alla integrazione del piano regionale dei rifiuti;
3) in caso contrario se, con l'avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre 2005 ed in assenza di improbabili ulteriori proroghe, non ritenga intervenire con azioni di sollecito e sostitutive per realizzare un tassello importante del piano regionale di gestione dei rifiuti.
Cagliari, 2 novembre 2005