CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 363/A


INTERROGAZIONE LIORI - DIANA - ARTIZZU - MORO - SANNA Matteo, con richiesta di risposta scritta, sui nuovi criteri adottati dall'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale sulle procedure per l'accertamento dell'invalidità civile.


I sottoscritti,

premesso che con nota del 28 settembre 2005 indirizzata ai direttori generali delle ASL l'Assessore regionale ha disposto fra l'altro:
- che "le visite di invalidità civile sono comprese tra le prestazioni di medicina legale del servizio di igiene pubblica e collocate funzionalmente all'interno di quest'ultima";
- che "per abbattere i costi di funzionamento delle commissioni i presidenti, i componenti e i segretari devono essere individuati tra il personale dipendente del servizio di igiene pubblica o degli altri servizi del dipartimento di prevenzione o, comunque prioritariamente, tra il personale dipendente dalle ASL";
- che "il personale dipendente deve svolgere la propria attività in orario di servizio … e senza che ciò comporti disagio per l'utenza";

constatato che, in ottemperanza alla succitata direttiva, le direzioni aziendali delle ASL hanno disposto che il funzionamento delle commissioni in oggetto sia effettuato in forma gratuita, senza ulteriori costi a carico del bilancio, "rientrando tale attività nei compiti di istituto";

rilevato che:
- le commissioni per l'accertamento dell'invalidità civile non sono composte esclusivamente da medici dipendenti dalle ASL e che pertanto appare quantomeno spensierata la pretesa dell'Assessore di ricondurre il funzionamento delle commissioni alla esclusiva disponibilità ed agli orari del personale dipendente delle ASL;
- ad avviso degli interroganti l'accertamento della invalidità civile non rientra fra "i compiti d'istituto" i quali si sostanziano nel raggiungimento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che sono finalizzati, o quanto meno dovrebbero mirare, alla sola assistenza (diagnosi, ricovero e cura) e non all'accertamento dello stato di invalidità;

preoccupati del fatto che comunque la nuova direttiva, a motivo della impossibilità di assicurare un procedere snello e logisticamente praticabile delle commissioni, condurrà queste ultime alla progressiva paralisi con le conseguenze del blocco della concessione delle invalidità civili,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale per conoscere:
1) quali siano i dati in suo possesso che lo abbiano indotto ad una scelta evidentemente guidata dalla sola esigenza del risparmio e non alla funzionalità dei servizi al cittadino;

2) se abbia valutato con attenzione la mole di domande di invalidità che normalmente le commissioni evadono e se non ritenga che la recente disposizione vada di conseguenza immediatamente revocata per evitare la paralisi del servizio.

Cagliari, 20 ottobre 2005