CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 357/A

INTERROGAZIONE DIANA, con richiesta di risposta di risposta scritta, sulle procedure di nomina del direttore dell'Agenzia regionale del lavoro.


Il sottoscritto,

premesso che:

- dal 18 giugno 2004 il posto di direttore dell'Agenzia regionale del lavoro si è reso vacante;

- con delibera del 16 giugno il comitato del lavoro ha incaricato come facenti funzioni due funzionari della medesima agenzia, scindendo le competenze e le funzioni esercitate in precedenza e contemporaneamente da una sola figura direzionale;

- contestualmente il comitato ha affidato al legale consulente dell'agenzia esperto in materia amministrativa in regime di convenzione l'incarico di provvedere alla stesura della bozza del bando per la selezione pubblica del direttore della medesima agenzia;

- con decreti dell'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, sempre nel mese di giugno sono stati formalizzati gli incarichi ai due facenti funzioni;

- nel mese di ottobre 2004 l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale ha dichiarato, in relazione al bando in oggetto, che "trattandosi di pubblica amministrazione è necessario adottare una procedura che preveda un concorso pubblico per titoli ed esami" ed ha invitato l'agenzia alla richiesta di un parere all'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione sulla procedura da utilizzare per la selezione del direttore;

- l'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione l'11 gennaio 2005 nel fare alcune osservazioni non ha rilevato alcunché di illegittimo in relazione al bando;

- il 19 gennaio 2005 l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale ha esplicitato di "ritenere opportuno sospendere la pubblicazione dell'avvio pubblico per la selezione del direttore in attesa che venga approvata dal Consiglio regionale la riforma dei centri per l'impiego" evento quest'ultimo futuro ed incerto e pertanto elusivo dell'obbligo di legge in quanto rinvia a un tempo indeterminato la nomina del direttore;

- in quest'ultima delibera viene altresì definito di prorogare l'incarico ai due funzionari facenti funzione sino al 30 giugno 2005, attribuendo a ciascuno di essi la retribuzione prevista per la posizione di direttore di servizio, con efficacia retroattiva dalla nomina avvenuta il 22 giugno 2004;

- con delibera del comitato del lavoro 22 giugno 2005, viene ulteriormente prorogato sine die, cioè fino alla data di nomina del nuovo direttore, l'incarico ai due funzionari;

constatato che in data 30 giugno 2005 l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale ha firmato il decreto per la pubblicazione del bando per la nomina del direttore dell'agenzia, individuando la formula della manifestazione pubblica di interesse, completamente difforme dal parere del consulente dell'agenzia e da quello dell'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione e richiedendo, arbitrariamente, tra i requisiti, titoli non contemplati nel dettato dell'articolo 38 della legge regionale 24 ottobre 1988, n. 33,

chiede di interrogare l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per conoscere:

1) quali motivi abbiano indotto il comitato del lavoro e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale e sicurezza sociale ad affidare successivamente a due unità, compiti e funzioni fino ad allora svolte da un unico direttore;

2) quali gravi motivi lo abbiano indotto a sospendere la pubblicazione del bando;

3) per quali ragioni abbia disatteso le indicazioni del consulente dell'agenzia e dell'Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione in ordine alla forma per la scelta del direttore;

4) quali siano le ragioni a sostegno della scelta della forma della manifestazione di pubblico interesse privilegiata dall'Assessore e comunque in contrasto con la ragione, evidentemente pretestuosa, addotta in precedenza dall'Assessore circa l'attesa del riordino dei centri per l'impiego;

5) se non ritenga, comunque, che tale vicenda trascinatasi per circa due anni contribuisca ad ingenerare incertezze, confusione e, a tacere d'altro, mancanza di fiducia circa il buon andamento e la imparzialità della pubblica amministrazione. 

Cagliari, 12 ottobre 2005