CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 355/A

INTERROGAZIONE DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sull'attivazione di una unità operativa di ematologia presso la ASL n. 5 di Oristano.


Il sottoscritto,

premesso che dal numero di residenti della ASL n. 5 e dall'incidenza di malattie ematologiche in Sardegna (riportato su "Incidence of Non Hodgkin's Lymphoma and Hodgkin's Disease in Sardinya-Italy 1974-1993", Haematologica 2001, Casula et al.) è lecito attendersi un numero di nuove diagnosi per patologie ematologiche maligne di circa 80-100 casi all'anno nel territorio della ASL n. 5 di Oristano, con un aumento annuo, pressoché costante, del 4%;

evidenziato che la prevalenza di tale patologia necessita di circa duemila giornate annue di degenza in day hospital e di circa duemila giornate di degenza in ricovero ordinario, oltre che degli accessi in regime ambulatoriale;

considerato che un'unità operativa di ematologia potrebbe essere configurata inizialmente almeno come struttura semplice con budget, in grado di diagnosticare e trattare tutte le patologie ematologiche, di cui le più rilevanti in termini di gravità sulla salute del paziente, sulle ricadute sul nucleo familiare di appartenenza ed in maniera più ampia sul suo impatto sociale, sono quelle maligne;

sottolineato che, in base alla normativa regionale vigente (deliberazione Giunta regionale 4 giugno 1998, articolo 106 sugli accreditamenti) sarebbero necessari, come spazi dedicati almeno una stanza visite, una stanza per la degenza in day hospital, una stanza per la preparazione delle terapie, una stanza per archivio-segreteria e quattro letti, che potrebbero essere individuati inizialmente in reparti già attivi della stessa area funzionale;

constatato che i servizi presenti presso l'Ospedale di Oristano sono sufficienti per garantire un'adeguata assistenza ai malati emopatici e che per i pochi servizi non attivi, necessari in alcuni casi per la diagnosi ed il trattamento di alcune malattie ematologiche (radioterapia) si potrebbe far riferimento ai servizi presenti in altre ASL della regione;

tenuto conto del fatto che sarebbero indispensabili una cappa di sicurezza per la preparazione dei chemioterapici, come previsto dalla normativa per la sicurezza negli ambienti di lavoro, che dovrà essere sistemata in ambienti non frequentati da altre persone oltre a coloro che vi si dedicano, un microscopio ottico di buona qualità riservato al servizio, tre letti o poltrone reclinabili oltre a tutto ciò che necessita per visite cliniche, preparazione ed infusione di farmaci, supporto trasfusionale etc;

considerato, inoltre che:

- un servizio complementare ed allo stesso tempo integrante della ematologia è il servizio di emaferesi e che tale attività necessita esclusivamente di un separatore cellulare e del materiale monouso necessario, il quale potrebbe essere acquisito con procedura di service;

- l'attività di emaferesi, che prevede lo scambio plasmatico, la rimozione di cellule neoplastiche presenti in corso di molte malattie ematologiche, la rimozione di sostanze tossiche, viene utilizzata oltre che in patologie ematologiche, quali la malattia di Moschowitz o le sindromi da Iperviscosità, in malattie neurologiche come, la Sclerosi Multipla e la Miastenia Gravis e si potrebbe estendere l'uso del separatore cellulare alle altre discipline, avendo così un servizio di eccellenza presente in pochi centri dell'Isola;

- il personale medico necessario per garantire il servizio è di due medici, in quanto i pazienti che necessitano di ricovero potranno essere seguiti nelle ore in cui il personale dell'unità è assente, dal personale medico di guardia della divisione, garantendo il personale specialista ematologico la pronta disponibilità per ogni necessità dovesse presentarsi;

- sono necessari almeno due infermieri professionali dedicati alla Unità di ematologia, mentre un tecnico di laboratorio medico non necessariamente dovrebbe essere dedicato, come il personale ausiliario,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale per sapere:

1) se siano a conoscenza di quanto su esposto;

2) se non ritengano di dover valutare la possibilità di attivare una unità operativa di ematologia in grado di seguire i pazienti residenti nella ASL n. 5 affetti da pressoché tutte le emopatie, evitando loro quel fastidioso ed estenuante trasferimento presso ospedali di altre province (Cagliari o Sassari), di garantire un servizio interno di consulenza ematologia per le altre discipline e che funga da polo di attrazione per le altre ASL.

Cagliari, 11 ottobre 2005