CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 343/A

INTERROGAZIONE AMADU, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione dell'ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti) e sulla necessitą di provvedimenti urgenti per il rilancio dell'azienda.


Il sottoscritto,

preso atto della grave situazione in cui versa attualmente l'ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti) la cui ristrutturazione sta avvenendo senza il coinvolgimento, in particolare, delle parti sociali interessate, situazione che č stata duramente denunciata durante la riunione, svoltasi il 5 settembre 2005 ad Oristano delle sezioni aziendali sindacali della CISL in seno all'ARST;

constatato che, dopo aver sciolto inopinatamente il consiglio di amministrazione dell'ARST, la Giunta regionale ha commissariato l'ente ed ha acconsentito alla nomina di un direttore generale facente funzioni in sostituzione del titolare collocato in pensione senza procedere in modo trasparente ad un concorso pubblico previsto dalla normativa vigente;

rilevato che questi atti non hanno determinato alcun miglioramento nella gestione aziendale, dato che, č peggiorata l'erogazione delle ferie al personale conducente sono aumentati i disservizi e le lamentele dell'utenza per l'avaria degli autobus, le condizioni igieniche dei mezzi etc, si registrano insopportabili carenze di organico, sono inapplicate le norme del CCNL relative all'utilizzo dei conducenti di linea part-time, vi č un diffuso malessere tra il personale viaggiante a causa dei tagli alle linee, inoltre, i lavoratori sono tenuti all'oscuro sul piano di riordino aziendale, un'araba fenice di cui non si conoscono i contenuti e le finalitą,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale di trasporti:

- per sapere se sono a conoscenza della gravissima situazione in cui versa l'ARST;

- per conoscere i provvedimenti urgenti che la Giunta regionale intende adottare, compresa la garanzia che il piano di riordino aziendale  debba essere concertato con le forze sociali al fine di salvaguardare i diritti dei lavoratori interessati e le esigenze di mobilitą degli utenti.

Cagliari, 4 ottobre 2005