CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 336/A
INTERROGAZIONE SERRA, con richiesta di risposta scritta, sulla realizzazione di un monitoraggio sulle assunzioni dei lavoratori nei cantieri comunali di lavoro finalizzati all'occupazione con fondi della Regione autonoma della Sardegna (ex articolo 94 della L.R.. n. 11 del 1988 e successive integrazioni e modificazioni).
Il sottoscritto,
premesso che è stata segnalata da numerosi disoccupati la mancanza di chiarezza, serietà e trasparenza nelle assunzioni nell'ambito dei cantieri comunali di lavoro, finanziati con fondi regionali (ex articolo 94 della L. R. n. 11 del 1988 e successive modificazioni ed integrazioni) le cui risorse vengono trasferite al sistema delle autonomie locali attraverso la legge regionale n. 25 del 1993 e costituenti una parte importante del primo piano straordinario del lavoro;
rilevato che le assunzioni nei cantieri avvengono attraverso la stipula da parte dei comuni di una convenzione con le sezioni circoscrizionali per l'impiego competenti per territorio, di conseguenza gli accessi sono legati alle norme sul collegamento (ex articolo 16 della L. R. n. 56 del 1987) con una riserva di una quota con chiamata nominativa del trenta per cento dei posti disponibili, gestita direttamente dai comuni, da destinare a particolari categorie di soggetti svantaggiati fuoriusciti dal mercato del lavoro, particolarmente presenti nelle nostre comunità locali (L. n. 223 del 1991) e a situazioni di grave disagio sociale e familiare;
verificato come in alcune realtà comunali stiano adottando deliberazioni in ordine alla riserva della quota del trenta per cento senza alcuna trasparenza e discrezionalità, attraverso l'inserimento all'interno della riserva dei posti disponibili di personale che ha prestato l'attività in cantieri comunali di lavoro, ma che non rientra in nessuna tipologia di riserva;
visto che:
- in Sardegna la disoccupazione ha raggiunto livelli allarmanti, con punte al disopra della media rispetto al resto dell'intero territorio della Repubblica, e ciò pone l'urgenza di interventi capaci di dare risposte di lavoro immediate;
- tale situazione ha causato nel corso del tempo l'acuirsi delle proteste da parte dei disoccupati sfiduciati dalla mancanza di risposte certe al proprio bisogno di lavoro;
visti i ritardi nell'avvio dei servizi per l'impiego e dei relativi centri in sostituzione delle attuali sezioni circoscrizionali per l'impiego cancellate dalla legge di riforma in tutto il territorio nazionale,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale e l'Assessore regionale degli enti locali, finanza ed urbanistica per conoscere:
1) se siano state attivate tutte le più utili ed opportune iniziative per indirizzare, monitorare, verificare e controllare il corretto utilizzo dei fondi della legge regionale n. 11 del 1988 e sue successive modificazioni ed integrazioni, anche sotto l'aspetto della continuità, della redditività e dell'utilizzo dei lavoratori nelle iniziative intraprese finalizzate all'occupazione;
2) se non ritengano di prioritaria importanza l'esigenza di definire quanto prima la riforma del collocamento, indispensabile per garantire certezze nell'occupabilità dei disoccupati;
3) se intendano attivare per l'avvio di un sistema permanente per il controllo dell'utilizzo dei lavoratori, impiegati nei cantieri comunali e regionali, anche allo scopo di potenziare la ricerca di percorsi professionali innovativi.
Cagliari, 29 settembre 2005