CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 333/A

INTERROGAZIONE PISANO, con richiesta di risposta scritta, sulla grave penalizzazione e discriminazione subita dai cittadini sardi residenti nei piccoli comuni privi della copertura dei servizi ADSL.


Il sottoscritto,

premesso che il servizio di ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) può a buon ragione essere considerato un servizio primario, alla pari di altre infrastrutture, indispensabile per garantire a tutti i cittadini sardi uguali opportunità di crescita culturale e di condizioni di sviluppo economico-sociale, soprattutto nelle zone interne, nei piccoli comuni caratterizzati da un ritardo nello sviluppo;

considerato che attualmente ben 296 comuni della Sardegna su 377, pari quindi al 78,5%, non possono fruire di copertura e accesso al servizio internet ADSL e che quindi i cittadini sardi residenti in questi comuni che sono prevalentemente piccoli, sono costretti a subire una grave discriminazione e penalizzazione sul piano delle condizioni economiche, culturali e sociali;

evidenziato che detta discriminazione è ancora più stridente nelle province di Oristano e Nuoro dove i comuni nei quali è assicurata la copertura del servizio ADSL sono rispettivamente soltanto otto e quattordici;

accertato che il problema è esclusivamente riconducibile a scelte meramente aziendalistiche fatta dalla Telecom che, abusando del proprio ruolo monopolistico delle reti e delle centrali telefoniche, decide di non abilitare l'estensione dell'utilizzo della banda larga a tutte le utenze telefoniche perché parrebbe che ciò andrebbe a favorire altre aziende concorrenti operanti nel settore dei servizi internet e telefonia;

rilevato che in tutti i documenti di programmazione dello sviluppo economico approvati dall'attuale Giunta regionale è stato sempre richiamato il principio di tutela e di difesa dei piccoli centri, della loro integrità culturale, delle loro tradizioni e di voler sostenere ogni azione tesa a combattere i processi di spopolamento, di dispersione scolastica, di carenza di servizi e di infrastrutture, che stanno alla base del ritardo e dell'arretramento economico,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere quali urgenti iniziative intenda assumere per garantire una parità di diritti e di opportunità di crescita culturale e di sviluppo a tutti i cittadini della Sardegna assicurando:

1) la realizzazione delle necessarie opere di infrastrutturazione tecnologica, anche attraverso interventi sostitutivi nei confronti dei soggetti preposti, perché in tutti i 377 comuni della Sardegna possa essere effettivamente fruibile l'indispensabile servizio di accesso ad internet veloce denominato ADSL, per il tramite delle pubbliche reti telefoniche;

2) la piena tutela dei cittadini sardi perché non abbia a verificarsi alcuna condizione monopolistica della Telecom e il mercato della comunicazione digitale sia effettivamente governato dalla libera e pari concorrenza fra tutti i soggetti che vi operano;

3) il rapido e coerente perseguimento degli obiettivi prioritari del programma del governo regionale indicati nelle politiche e nelle azioni tese al superamento del ritardo dello sviluppo e a favorire la crescita delle zone interne contro lo spopolamento dei piccoli comuni e contro la dispersione scolastica.

Cagliari, 28 settembre 2005