CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 328/A

INTERROGAZIONE PISANO, con richiesta di risposta scritta, sui sistemi turistici locali.


Il sottoscritto,

considerato che:

- la Regione Sardegna, con le deliberazioni della Giunta regionale n. 21/18 del 16 luglio 2003 e n. 46/33 del 12 dicembre 2003, ha dato attuazione a quanto previsto dalla Legge n. 135 del 2001 in materia di "Riforma della legislazione nazionale del turismo" ed in particolare agli articoli 5 e 6, relativi ai "Sistemi turistici locali", che rappresentano le novità di maggiore interesse ed i punti più qualificanti della citata Legge quadro;

- secondo le predette disposizioni legislative, i sistemi turistici locali (STL) rappresentano "contesti turistici omogenei o integrati (…) caratterizzati dall'offerta integrata di beni culturali, ambientali ed attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate";

rilevato che

- i sistemi turistici locali perseguono le seguenti finalità:

a) sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche;

b) attuare interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione dell'offerta turistica e alla riqualificazione urbana e territoriale;

c) sostenere l'innovazione tecnologica degli uffici di informazione e di accoglienza ai turisti;

d) sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche;

e) promuovere il marketing telematico;

- la legge nel definire i confini giuridici e gestionali dell'ambito di organizzazioni dei servizi evoca la nota concezione di "sistema", già ampiamente trattata dalla letteratura scientifica di settore, ma introduce nel contempo una rilevante novità costituita dal riconoscimento della centralità dello sviluppo locale;

- la Regione Sardegna nel corso del 2003, cogliendo puntualmente lo spirito normativo ed assecondando le reali esigenze provenienti dai territori e dopo aver posto in essere un'adeguata attività di confronto con tutti i soggetti interessati e con gli interlocutori istituzionali (accordo per lo sviluppo del turismo, stipulato il 10 agosto 2002 a Nuoro) con le deliberazioni n. 21/18 del 16 luglio 2003 e n. 46/33 del 12 dicembre 2003, ha approvato le direttive e le linee di indirizzo degli STL prevedendo la costituzione del sistema turistico locale Sardegna in attuazione di quanto previsto dalla citata Legge n. 135 del 2001;

- il sistema turistico locale Sardegna, con il fine di dare impulso ed accelerare il processo di aggregazione dei territori, è stato costituito ad iniziativa della Regione stessa, con carattere di provvisorietà, in attesa della compiuta definizione e costituzione dei cosiddetti "sub sistemi turistici locali territoriali", composti, questi, dagli enti locali e dai soggetti pubblici e privati, interessati dal sistema turistico, riferiti ai su citati "contesti turistici omogenei o integrati";

- in seguito all'attività di sensibilizzazione e di comunicazione posta in essere, gli enti locali, gli operatori privati singoli e associati e gli altri soggetti pubblici della Sardegna, consapevoli del ruolo di protagonisti che avrebbero dovuto e potuto assumere nel processo di "governance" dello sviluppo turistico dei propri territori, hanno posto in essere un'intesa attiva per costituire i sub sistemi turistici locali territoriali, veri pilastri gestionali del sistema turistico sardo;

- la finalità del costituito ed operante Sistema turistico locale Sardegna, come chiaramente emerge dalla predetta normativa di riferimento e dal parere reso dalla Corte dei Conti (parere n. 1 del 2004), è stata quella di promuovere e garantire la partecipazione indistintamente di tutti i territori al processo decisionale e di "governance" della gestione turistica, in piena conformità con lo spirito della Legge n. 135 del 2001; tale finalità, infatti, assicurando partecipazione e pluralismo attivo nell'organizzazione e nella gestione di aspetti così rilevanti per la vita e lo sviluppo stessi della comunità sarda, costituisce il comune denominatore di tutti gli assetti e gli strumenti di adesione democratica, l'assenza del quale determina, fatalmente, il pericoloso scivolamento verso la deriva centralista ed interventista alla quale troppo spesso risulta estraneo ogni fattivo apporto dal basso;

 

evidenziato che la Giunta regionale, nella seduta del 27 luglio 2004, ha adottato la deliberazione n. 31/22, in cui si prevede di "revocare la deliberazione della Giunta regionale n. 46/33 del 12 dicembre 2003 e, conseguentemente, di autorizzare lo scioglimento della società Sistema turistico locale Sardegna spa attraverso i provvedimenti che il Presidente della Regione riterrà necessario ed opportuno adottare a tale fine;

 

rilevato che:

- con delibera n. 34/11 del 19 luglio 2005 la Giunta regionale ha ulteriormente e confusamente disciplinato i sistemi turistici locali riducendoli ad organi di promozione turistica, sostituendoli ai vecchi enti provinciali del turismo;

- l'attuale governo regionale ha, pertanto, dimostrato di ignorare l'evoluzione storica e scientifica dello sviluppo delle forme organizzative del turismo, intendendo proporre modelli vecchi ed obsoleti che impediscono, di fatto, agli enti locali di poter svolgere in pieno i ruoli a loro assegnati dalla normativa nell'elaborazione e realizzazione di infrastrutturazioni e riqualificazioni ed agli operatori privati di poter effettivamente partecipare alla fase progettettuale dei piani di investimenti;

- l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio, Luisanna Depau, ha promosso, in qualità di soggetto privato, un sub-sistema turistico locale denominato Sud Sardegna srl e ha ricoperto l'incarico di presidente del consiglio di amministrazione dello stesso fino a qualche giorno prima dell'adozione della richiamata delibera n. 31/22;

- la Sardegna era stata nominata, nell'ambito della riunione di coordinamento degli Assessori regionali del turismo, artigianato e commercio tenutasi a Firenze il 7 aprile 2004, capofila nel tavolo di lavoro da presentare alla Conferenza nazionale del turismo di Genova 2004, proprio sul tema "Le nuove forme organizzative per lo sviluppo e la promozione turistica dei territori" riconoscendo alla nostra regione la sua capacità innovativa e parrebbe, invece, che l'Assessore Depau abbia rinunciato a guidare il suddetto tavolo, impedendo alla Sardegna di assumere un ruolo di eccellenza e di grande visibilità politica nell'ambito della conferenza;

- in data 12 settembre 2005 l'Assessore Luisanna Depau parrebbe abbia convocato il sub-sistema turistico locale Sud Sardegna nell'albergo Setar, hotel di proprietà della sua famiglia;

- parrebbe siano stati nominati consulenti dell'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio collaboratori, non laureati dei consorzi aderenti al sub-sistema Sud Sardegna srl, in particolare quello di Villasimius e quello di Sa Corona Arrubia,

 

chiede di interrogare il Presidente della Regione per conoscere:

1) le intenzioni del governo regionale in merito all'ipotesi di conflitto d'interessi dell'Assessore Luisanna Depau e gli atti e le iniziative che il governo regionale intenderebbe adottare per la risoluzione dello stesso;

2) i principi e le motivazioni che sottendono alle deliberazioni della Giunta regionale n. 31/22 del 22 luglio 2004 e n. 34/11 del 19 luglio 2005;

3) se corrisponda al vero che la Sardegna avrebbe rinunciato al ruolo di regione capofila nel tavolo di lavoro da presentare alla Conferenza nazionale del turismo di Genova 2004, proprio sul tema "Le nuove forme organizzative per lo sviluppo e la promozione turistica dei territori" e se così fosse, quali siano state le motivazioni che hanno determinato tale decisione;

4) il contenuto dell'incontro dell'Assessore Depau con i soci del sub-sistema turistico locale denominato Sud Sardegna svoltosi all'hotel Setar il 12 settembre 2005;

5) con quali criteri siano stati nominati consulenti dell'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio collaboratori dei consorzi aderenti al sub-sistema Sud Sardegna srl, in particolare quello di Villasimius e quello di Sa Corona Arrubia;

6) quali compiti sono stati assegnati ai suddetti consulenti e se corrisponda al vero che non siano laureati.

 

Cagliari, 22 settembre 2005