CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 322/A
INTERROGAZIONE CASSANO, con richiesta di risposta scritta, sulla possibile chiusura degli uffici dipartimentali dell'agricoltura di Bono, Ozieri e Alghero.
Il sottoscritto,
premesso che la creazione degli uffici periferici in materia di agricoltura ha rappresentato in passato oggetto di giusta attenzione da parte delle istituzioni regionali;
venuto a conoscenza che l'attuale Giunta regionale pare stia per decretare la chiusura degli uffici periferici dell'agricoltura di Bono, Ozieri e Alghero;
visto che il Governo regionale, invece che dare risposte al comparto agricolo, preferisce tagliare i servizi decentrati;
preso atto che la chiusura coinciderebbe con la nomina del nuovo Assessore, dal momento che da tecnico avrebbe dovuto dare un maggiore supporto al mondo agro-pastorale che ancora una volta viene lasciato in balia ormai della vecchia e superata macchina burocratica;
considerato che i suddetti uffici in tutti questi anni sono stati un punto di riferimento e di guida soprattutto per chi abita in zone disagiate e distanti dalla cittą capoluogo;
ritenuto che gli uffici ripartimentali di Bono, Ozieri e Alghero erano utili non solo per la popolazione dei rispettivi centri, ma anche per l'intero territorio ed i paesi limitrofi;
sottolineato che la decisione, qualora venisse confermata, parrebbe in contrasto con il principio del decentramento amministrativo, spesso richiamato anche dal Presidente della Regione;
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se corrisponda al vero quanto su esposto e, in caso affermativo, quali siano le reali motivazioni di tale scelta;
2) se sia stato attentamente valutato il danno che la stessa determinazione creerebbe ai territori ed alla popolazione e se non ritengano, alla luce delle evidenti ripercussioni negative, di non adottare il provvedimento di chiusura, ma anzi di potenziare gli uffici, che rappresentano da anni un punto di riferimento fermo ed irrinunciabile per le popolazioni.
Cagliari, 20 settembre 2005