CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 316/A
INTERROGAZIONE PISANO - CAPPAI, con richiesta di risposta scritta, sulla gravità dei provvedimenti adottati dal Banco di Sardegna inerenti la soppressione delle piccole agenzie comunali che vengono trasformate in micro-sportelli di filiale.
I sottoscritti,
premesso che il Banco di Sardegna, in esecuzione delle relative delibere del consiglio di amministrazione, sta attuando, ormai da diversi mesi, un piano di riorganizzazione della propria presenza territoriale nei Comuni della nostra regione che tende a ridurre drasticamente gli effettivi servizi erogati alle popolazioni e nel contempo a favorire e ad accelerare i processi di spopolamento dei piccoli centri comunali;
considerato che, in particolare, con le recenti direttive emanate dal direttore generale, sono state soppresse ulteriormente altre 27 agenzie comunali tra le quali quelle di Selegas, Guamaggiore, Barrali, Ortacesus, Suelli, San Basilio, Donori, Soleminis, Furtei e Segariu e che le stesse sono state trasformate in micro sportelli staccati delle rispettive sedi di filiale
rilevato che alla base della politica di accentramento dei servizi nelle sedi di filiale e di soppressione delle agenzie comunali posta in essere dal Banco di Sardegna stanno soltanto logiche aziendalistiche, meramente tese a ridurre i costi del personale che incomprensibilmente ignorano i formali impegni contrattuali assunti con i comuni della Sardegna con la stipula delle convenzioni di Tesoreria comunale e i vantaggi diretti e indiretti che da dette convenzioni trae il Banco di Sardegna;
ravvisato che la territorializzazione delle agenzie comunali, presenti in quasi tutti i comuni della Sardegna, era stata condizione necessaria per l'assegnazione da parte della regione Sardegna del servizio di tesoreria Regionale al raggruppamento di imprese bancarie aggiudicatarie;
considerato che i provvedimenti di soppressione delle agenzie comunali che vengono trasformate in micro sportelli staccati delle filiali, con funzionamento part-time verticale (apertura di soli due giorni settimanali in un comune alternati con l'apertura di un altro micro sportello in un comune vicino per altri tre giorni settimanali) penalizzano fortemente le popolazioni creando un disservizio, fin troppo ovvio, e impedendo anche la regolare attività amministrativa dei comuni ;
constatato che i provvedimenti assunti unilateralmente dal Banco di Sardegna costituiscono delle evidenti violazioni degli impegni contrattuali contenuti nella convenzione di tesoreria regionale, assunti dal raggruppamento temporaneo di imprese, costituente il tesoriere regionale, di cui fa parte il Banco di Sardegna e la BNL è soggetto capofila e che secondo la citata convenzione, infatti, viene assunto gratuitamente il servizio di tesoreria degli enti locali territoriali e detto servizio è reso presso lo sportello che viene indicato da tali enti, cioè presso le sedi comunali di rispettiva residenza;
rilevato che le decisioni adottate dal Banco di Sardegna contrastano palesemente con i pronunciamenti e le decisioni assunte dalla Regione sarda per la tutela dei centri minori;
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e l'Assessore Regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere:
1) se la Regione Sardegna sia stata preventivamente informata sulla decisione da parte del Banco di Sardegna di sopprimere unilateralmente le proprie agenzie comunali di Selegas, Guamaggiore, Barrali, Ortacesus, Suelli, San Basilio, Donori, Soleminis, Furtei e Segariu, così come di tutte le altre agenzie recentemente soppresse, e trasformarle in semplici micro-sportelli di filiale con apertura part-time verticale (due o tre giorni la settimana) o part-time orizzontale (alcune ore nell'arco di ciascuna giornata) causando in questo modo disagi e disservizi notevoli alle popolazioni e interrompendo di fatto il pubblico servizio di tesoreria comunale che deve essere reso quotidianamente nel comune convenzionato;
2) quali atti siano stati assunti per respingere tale decisione che risulta essere contraria ai patti sottoscritti e contenuti nella convenzione tra la Regione sarda e il tesoriere regionale;
3) quali decisioni intenda adottare la Regione per tutelare i diritti delle popolazione dei centri minori nei quali il Banco di Sardegna, inopportunamente e unilateralmente, ha soppresso la propria agenzia comunale e in particolare delle Comunità di Selegas, Guamaggiore, Barrali, Ortacesus, Suelli, San Basilio, Donori, Soleminis, Furtei e Segariu.
Cagliari, 14 settembre 2005