CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 315/A
INTERROGAZIONE DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione economica ed occupazionale della CWF Italia di Santa Giusta.
Il sottoscritto,
premesso che la CWF Italia è una piccola centrale termoelettrica nata a Santa Giusta grazie a grossi finanziamenti di denaro pubblico;
sottolineato che la CWF ha con l'ENEL un contratto che prevede un incentivo economico per ogni megawatt prodotto da energia pulita ed alternativa, ma quest'opportunità non sarebbe mai stata sfruttata a pieno in quanto la produzione sarebbe limitata da problemi strutturali legati alla politica di risparmio improntata dal gruppo Clivati, proprietario dell'azienda;
evidenziato che persino l'impianto di smaltimento dei residui di lavorazione del carbone parrebbe essere stato smontato e le ceneri, mischiate a residui altamente cancerogeni di polveri di olio pesante, buttate di fronte alla capitaneria di porto;
considerato che, per attingere a finanziamenti regionali, l'azienda avrebbe istituito corsi professionali finalizzati all'assunzione obbligatoria di personale a tempo indeterminato, che si sarebbero conclusi nel gennaio 2002 ma il contratto, firmato dopo circa due anni, era a tempo determinato o "co.co.co." e prevedeva un inquadramento da operaio generico, diverso dalla mansione svolta;
constatato che il salario verrebbe pagato sempre con un ritardo che cresce di mese in mese e risulterebbero ancora arretrate le mensilità relative ai mesi di giugno, luglio e agosto 2005,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'industria e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto su esposto;
2) quali iniziative urgenti intendano adottare affinché presso la CWF di Santa Giusta siano ripristinate le normali condizioni lavorative, con tutte le tutele previste dalla normativa nazionale sia in materia di trattamento economico sia per quanto riguarda la sicurezza sul luogo di lavoro;
3) se corrisponda al vero che il gruppo Clivati sarebbe tra quelli interessati al recupero ed allo sviluppo dell'area di Ottana e, se così fosse, se non sia il caso di accertare le reali capacità imprenditoriali ed economiche della società, per evitare che la nostra Isola sia ancora una volta preda di speculazioni.
Cagliari, 14 settembre 2005