CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 299/A

INTERROGAZIONE SANCIU, con richiesta di risposta scritta, su ipotetiche irregolarità nell'espletamento della gara d'appalto per la gestione degli impianti dell'Esaf spa.


Il sottoscritto,

premesso che:

- in data 11 gennaio 2005 l'Esaf spa ha espletato una gara d'appalto per l'affidamento della gestione e della manutenzione della totalità degli impianti di potabilizzazione e depurazione della Sardegna;

- tra i requisiti richiesti alle imprese concorrenti era inclusa la documentata e certificata regolarità contributiva;

- nel mese di maggio 2005, previo accordo con l'Assessore regionale dei lavori pubblici, l'Esaf spa ha concluso tutte le procedure inerenti la gara d'appalto e ha affidato il servizio di gestione e manutenzione degli impianti alla società consortile Servizi idrici integrati srl;

- sembrerebbe che l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, a seguito di diversi atti di sindacato ispettivo promossi da esponenti del Consiglio regionale, abbia rilevato l'esistenza di gravi irregolarità contributive da parte dell'impresa Mannai Luigi & C. sas, consorziata per il venti per cento alla Servizi idrici integrati srl;

- sembrerebbe inoltre che, il medesimo Assessorato abbia anche provveduto ad avviare le procedure per il recupero dei contributi non dovuti relativi agli anni scorsi;

considerato che:

- le irregolarità contributive riguarderebbero l'accesso ai benefici previsti dalla legge regionale n. 36 del 1998 in base ai quali la Regione versa direttamente all'Inps i contributi previdenziali per ogni nuova unità lavorativa, abbattendo così i costi di produzione e incentivando nuova occupazione;

- secondo quanto avrebbe rilevato l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, negli anni scorsi l'impresa aggiudicatrice avrebbe usufruito di contributi previdenziali da parte della Regione per una somma pari a euro 2.992.795, nonostante non ne avesse diritto;

- sembrerebbe, infatti, che siano state considerate nuove assunzioni le unità lavorative in transito dalle vecchie imprese d'appalto alle nuove;

- le irregolarità che sarebbero state riscontrate determinano l'impossibilità dell'impresa di partecipare alle gare bandite dall'Esaf spa per un periodo non inferiore ai cinque anni; criterio che viene applicato a tutte le imprese che non sono in grado di attestare una regolare posizione contributiva e previdenziale;

- questa situazione, se risultasse vera, creerebbe una disparità di trattamento tra le imprese che hanno partecipato all'appalto;

- la gara per l'aggiudicamento del servizio si è caratterizzata per il forte ribasso delle offerte presentate, tra le quali sono da ascrivere quelle della stessa ditta Mannai; ribassi che potrebbero essere stati determinati anche dalla possibilità di poter usufruire di sgravi previdenziali;

- negli impianti di potabilizzazione e depurazione si sarebbe registrata una forte riduzione del personale addetto; situazione che potrebbe compromettere la qualità del servizio erogato, la sicurezza all'interno degli impianti e la vigilanza contro atti vandalici o terroristici;

- nonostante l'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale sembra abbia informato di questa situazione l'Esaf spa, l'ente non avrebbe provveduto a intraprendere alcuna iniziativa per revocare l'affidamento del servizio;

- l'appalto scade nel mese di febbraio del 2006, si può quindi verificare la possibilità che le ditte in gestione possano usufruire dei benefici già usufruiti dalla ditta Mannai;

- le presunte irregolarità gestionali e le carenze nel servizio erogato sarebbero emerse a seguito di segnalazioni alle autorità competenti effettuate da privati e non sarebbero state rilevate dall'ente appaltante, nonostante il procedimento di gara d'appalto debba essere certificato e accertato da diversi responsabili di procedimento, come prescritto dalla normativa, 

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dei lavori pubblici e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:

1) se corrisponda a verità quanto esposto in premessa;

2) quali iniziative intendano adottare per ripristinare le condizioni di rispetto delle norme vigenti nella gestione di un bene primario come l'acqua;

3) quali iniziative intendano adottare per evitare che si ripetano in futuro simili situazioni in considerazione del grave danno economico che comportano per la Regione e per la collettività;

4) se non ritengano opportuno attivare tutte le procedure atte ad annullare la gara d'appalto e allontanare dalla gestione degli impianti Esaf spa la ditta Mannai;

5) se non ritengano opportuno appurare se le procedure di verifica e controllo sugli appalti attualmente seguite dall'Esaf spa siano sufficienti a garantire le massime condizioni di sicurezza per il servizio svolto e la massima trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.

Cagliari, 8 agosto 2005