CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 254/A
INTERROGAZIONE CALIGARIS, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di cancellare quello di Cagliari dall'elenco dei porti per il transito e l'attracco di navi a propulsione nucleare.
La sottoscritta,
premesso che il consigliere comunale di Cagliari dello SDI-SU (Piero Comandini) ha presentato un'interrogazione "sull'inserimento del porto di Cagliari tra gli undici porti italiani nei quali è prevista la sosta di un'unità a propulsione nucleare";
preso atto che il Ministro della difesa Antonio Martino ha confermato che nel porto di Cagliari possono attraccare o sostare navi a propulsione nucleare;
ritenuto che la conferma del Ministro del Governo Berlusconi rappresenti un fatto grave dopo le rassicurazioni istituzionali alle preoccupazioni per la salute manifestate da cittadini e associazioni ambientaliste;
considerato che non è mai stato reso noto, ammesso che esista, il piano di emergenza in caso di incidente nucleare;
evidenziato che le aspirazioni di un'isola vocata ad un turismo incentrato su un'alta qualità ambientale e sulla cultura dell'incontro e dell'interscambio pacifico di esperienze mal si conciliano con esigenze strategiche non meglio definite;
sottolineato che l'attuale linea di sviluppo del porto del capoluogo della Sardegna è orientata alla valorizzazione delle attività commerciali e all'ospitalità della navi da crociera come confermano gli ingenti investimenti in tal senso programmati;
ricordato che è in atto una dismissione delle servitù militari con l'abbattimento di barriere architettoniche per favorire la restituzione ai cittadini della passeggiata sul lungomare,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per conoscere:
1) quali iniziative intendano intraprendere affinché il Governo nazionale cancelli il porto di Cagliari dall'elenco degli scali dove è consentito il transito e l'attracco di navi a propulsione nucleare, ciò anche nella innovativa visione di una Sardegna denuclearizzata e che intende il rapporto con le forze armate non di mera servitù ma di collaborazione nell'ottica della cultura della pace;
2) se la Regione è a conoscenza del "piano di emergenza" previsto dal decreto legislativo n. 230 del 1995 relativo alle procedure di informazione in caso di incidenti nucleari.
Cagliari, 5 luglio 2005