CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 246/A
INTERROGAZIONE MASIA - BALIA, con richiesta di risposta scritta, sui gravi danni causati dagli attacchi di lepidotteri defogliatori al patrimonio boschivo isolano, in particolare alle querce da sughero.
I sottoscritti,
premesso che ogni anno, fra la metà di maggio e giugno, larve di lepidotteri (farfalle allo stato di larva) defogliatori, in particolare la "Lymantria dispar" e la "Malacosoma", creano gravi danni al patrimonio boschivo isolano, determinando spesso, nelle zone colpite, l'eliminazione totale dell'apparato fogliare delle specie quercine, con particolare riferimento alle "Quercus suber" delle cui foglie le larve si nutrono;
evidenziato che la defogliazione, totale o parziale, provoca sulle piante colpite uno stress fisiologico notevole in quanto nell'apparato fogliare avvengono i maggiori processi legati al metabolismo per cui in assenza delle foglie la pianta non può più svolgere il processo di fotosintesi clorofilliana né elaborare le linfa grezza, per cui è costretta ad utilizzare tutte le sostanze di riserva immagazzinate e disponibili per ricostruire il fogliame e quanto necessario per lo svolgimento delle sue normali funzioni;
constatato che a seguito di una defogliazione totale le foglie che si riformano sono più piccole e ciò determina un ulteriore rallentamento nei processi del metabolismo;
rilevato che è conseguenza inevitabile dei fenomeni descritti una limitazione nella formazione delle produzioni forestali e, nel caso particolare della quercia da sughero, nell'anno in cui la pianta subisce gli attacchi parassitari, l'accrescimento radiale del sughero subisce una diminuzione del prodotto intorno al 30 per cento e la minore crescita del prodotto si manifesta per almeno altri due anni successivi;
appurato che il danno all'apparato fogliare non si manifesta solo nella minore produzione di sughero, aspetto di immediata rilevanza economica, ma anche in una quasi certa diminuzione degli anni della vita media della pianta, con evidenti ulteriori danni economici ed ambientali, gravi ed irreparabili;
considerato altresì che gli attacchi portati dai defogliatori si ripetono anche dopo due o tre anni e che spesso si verifica l'ipotesi ancora più temibile di attacchi recidivi nell'anno successivo con ripetuti e gravissimi danni economici a carico del patrimonio subericolo regionale;
preso atto che sono stati studiati e messi a punto mezzi di lotta efficaci per limitare i danni causati dagli attacchi dei defogliatori da parte dell'Istituto di entomologia della Facoltà di agraria di Sassari e del Settore forestale della stazione sperimentale del sughero in accordo con gli enti preposti alla tutela del patrimonio boschivo regionale, attraverso l'utilizzo di batteri (Bacillus thuringensis) che esercitano un'azione capace di uccidere le larve dannose, seppure sembra necessaria una ulteriore fase di sperimentazione per rendere più selettiva tale azione che, allo stato attuale, sembra causare un momentaneo squilibrio dell'ecosistema;
appreso infine che altre importanti azioni sono state intraprese al fine di combattere il fenomeno dei lepidotteri defogliatori, quale uno studio, presumibilmente rimasto incompiuto, impostato dalla Stazione sperimentale del sughero in collaborazione con l'Istituto di biologia della Facoltà di scienze naturali di Cagliari, che mirava a contrastare la fecondazione e quindi la riproduzione dei dannosi insetti o la lotta basata su l'utilizzo di virus mirante ad indebolire quella specifica specie, poi abbandonata in quanto ritenuta pericolosa per altri insetti;
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se siano a conoscenza dei fatti esposti;
2) se non ritenga utile una verifica puntuale delle attività messe in essere dagli enti locali preposti ed ai quali ogni anno sono destinate risorse specifiche;
3) se intendano verificare, con gli stessi enti, la possibilità di utilizzare nuovi mezzi di lotta ai lepidotteri defogliatori, quali ad esempio quello proposto negli Stati Uniti che prevede la lotta basata sull'utilizzo di virus che selezionerebbe ceppi di virus specifici incapaci di arrecare danno alle altre specie o la lotta "biologica" sicuramente più costosa e meno efficace ma più rispettosa dell'ambiente mediante ricerca ed eliminazione delle femmine, lotta che può essere protratta anche dopo la fecondazione delle uova individuando le stesse ed eliminandole;
4) quali provvedimenti urgenti intendano adottare onde intervenire tempestivamente, al fine di porre in essere, anche in via sperimentale, questi importanti mezzi di lotta che presuppongono un'azione sinergica e di coordinamento di tutti i soggetti pubblici interessati (Assessorato dell'ambiente, dell'agricoltura, province, ispettorati forestali, istituti di ricerca, etc.) giacché tutte le operazioni e tutti i mezzi necessari per poter raggiungere l'obiettivo vanno predisposti ogni anno e per tempo prima che avvengano gli attacchi;
5) quali altri mezzi ritengano opportuno attivare al fine di evitare ulteriori danni al patrimonio subericolo sardo, con le evidenti ripercussioni negative in termini di calo economico ed occupazionale nel comparto della raccolta e lavorazione del sughero, che rappresenta una voce determinante nell'economia della Sardegna, purtroppo già gravata da gravi crisi e difficoltà in quasi tutti i settori.
Cagliari, 24 giugno 2005