CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 242/A
INTERROGAZIONE SANCIU, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di degrado dell'impianto di clorazione di Tempio-Pischinaccia (lotto di Pattada) e sull'inadeguatezza degli interventi di manutenzione.
Il sottoscritto,
premesso che:
- l'impianto di clorazione di Tempio-Pischinaccia (lotto di Pattada) è una struttura di importanza strategica nell'ambito del servizio di distribuzione dell'acqua potabile nel territorio dell'Alta Gallura che approvvigiona, infatti, Comuni quali Tempio, Calangianus, Luras oltre a numerosi paesi limitrofi;
- nonostante le delicatezza del servizio svolto, l'impianto si troverebbe in una condizione di grave degrado, per quanto concerne i sistemi di sicurezza a salvaguardia della salute dei cittadini e di grave pericolosità per gli stessi addetti;
- questa situazione precaria sarebbe stata aggravata, negli ultimi mesi, dalla decisione delle imprese d'appalto di ridurre drasticamente i conduttori assegnati all'impianto, impedendo un adeguato e continuo servizio di manutenzione e controllo e tempestivi interventi in caso di guasto agli impianti;
considerato che:
- prima del 30 aprile 2005, prima cioè dell'avvio della nuova gestione del sistema idrico in Sardegna, l'orario di conduzione stabilito dal capitolato d'appalto ammontava a 27 ore giornaliere, poi ridotte a 16 con 4 conduttori impegnati in un turno diurno (dalle 10 alle 18) e in un turno notturno (dalle 22 alle 6);
- con l'avvio della nuova gestione (Servizi idrici integrati), la conduzione è stata ridotta a sole due unità; successivamente, dal 6 giugno scorso, le unità impegnate a Tempio-Pischinaccia sarebbero state ulteriormente ridimensionate per consentire una maggiore copertura dei turni di lavoro nell'impianto di sollevamenti di M. Ruiu-Oschiri, dove opera un solo conduttore;
- attualmente gli addetti all'impianto di clorazione, per l'insufficienza delle unità lavorative, si limiterebbero a sporadici controlli giornalieri, dai 2 ai 3 al giorno, offrendo un servizio inadeguato e non riuscendo a coprire i diversi turni di conduzione, compresi quelli notturni che, in alcuni casi, risulterebbero assenti;
- l'impianto di Tempio è soggetto a visite periodiche da parte di tecnici della ASL competente, dell'Istituto di igiene di Sassari e di un'azienda appaltatrice dell'ESAF per verificarne lo stato di funzionamento e campionare l'acqua;
- l'assenza di personale, con la conseguente chiusura della struttura per lunghi tratti di tempo nel corso della giornata, limiterebbe la possibilità di accesso da parte dei tecnici preposti ai controlli, accrescendo i rischi derivanti da eventuali danni, incidenti o errata conduzione;
- nell'impianto sono presenti elementi di rischio elevato, per effetto degli agenti chimici utilizzati nella lavorazione, come l'acido cloridrico e il clorito di sodio che richiederebbero un alto livello di controllo, tenuto conto anche della presenza di abitazioni civili a meno di 50 metri dalla struttura;
- la conduzione dell'impianto si svolge con livelli di sicurezza al limite dell'accettabile anche per la scarsa presenza o la totale assenza nell'impianto dei dispositivi di protezione collettiva ed individuale;
- nonostante gli impegni assunti il 6 giugno 2005 dalle ditte appaltatrici con i rappresentanti sindacali alla presenza dell'Assessore dei lavori pubblici e dell'ESAF, la situazione non sarebbe ancora migliorata;
- il quadro sopraesposto fa emergere una situazione di grave assenza di controlli e vigilanza nella conduzione dell'impianto di clorazione di Tempio-Pischinaccia e desta preoccupazioni per la qualità dell'acqua erogata, la salute dei cittadini di un ampio e popoloso territorio come quello dell'Alta Gallura e per la stessa incolumità degli operatori,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) se sono a conoscenza di quanto esposto in premessa;
2) quali iniziative intendano adottare per fare in modo che la gestione di un bene primario come l'acqua abbia luogo nel rispetto della salute del cittadino, dell'ambiente circostante e degli operatori addetti al servizio di distribuzione;
3) se non ritengano opportuno intervenire presso le imprese appaltatrici del servizio idrico integrato al fine di ottenere una conduzione dell'impianto di clorazione di Tempio-Pischinaccia che garantisca la continuità dei controlli sulle attrezzature di lavorazione e sulla qualità dell'acqua e per ottenere dalle medesime imprese una migliore dotazione strumentale e un adeguamento infrastrutturale in grado di ridurre i rischi e di intervenire tempestivamente in caso di incidente.
Cagliari, 20 giugno 2005