CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 216/A

INTERROGAZIONE DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sulla definizione di criteri e direttive per l'assegnazione dei contributi per manifestazioni turistiche (deliberazione della Giunta regionale 9 marzo 2005, n. 9/11).


Il sottoscritto,

premesso che nello scorso mese di marzo la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 9/11, che modifica criteri e direttive per l'assegnazione dei contributi in favore delle manifestazioni di grande interesse turistico;

visto che il provvedimento richiamato destina una percentuale del 25-30% dello stanziamento globale annuo ad alcune manifestazioni definendole qualificanti dell'immagine della Sardegna nel campo delle feste e delle sagre religiose, sempre più connotate e consolidate anche sotto l'aspetto del richiamo turistico, tra le quali non rientra la festa di San Salvatore (nota anche come corsa degli scalzi);

considerato che la festa che si svolge tra Cabras e la penisola del Sinis ha grande fascino, sia per l'aspetto religioso sia per la particolarità della rievocazione storica dell'avvenimento risalente alle invasioni barbariche;

evidenziato che il richiamo turistico della manifestazione funge, altresì, da veicolo per la promozione dei prodotti tipici della laguna, dall'enogastronomia (merca e bottarga) all'artigianato locale, e per la valorizzazione e trasmissione delle tradizioni e della cultura sarda;

sottolineato che la corsa di circa mille giovani scalzi, vestiti di bianco, è indubbiamente una delle manifestazioni più antiche, affascinanti e sentite della Sardegna, che richiama migliaia di turisti da tutto il mondo,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere:

1) quali siano le argomentazioni che hanno escluso una manifestazione religiosa e culturale così importante come la corsa degli scalzi dalla riserva di fondi;

2) se non intendano considerare l'inserimento della festa di San Salvatore tenendo conto del suo valore storico, culturale, economico e turistico per tutta la Sardegna.

Cagliari, 4 maggio 2005