CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 197/A

INTERROGAZIONE RASSU, con richiesta di risposta scritta, sull'assenza nella Regione Sardegna di programmi di prevenzione secondaria dei tumori mediante screening attivo.


Il sottoscritto,

preso atto che il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 considera la diagnosi precoce dei tumori un intervento cruciale nella riduzione del tasso di mortalità dovuto al cancro, mediante l'esecuzione di screening di comprovata efficacia quali il pap-test, la mammografia e la ricerca del sangue occulto nelle feci;

verificato che in assenza nella nostra regione di un programma organizzato di screening attivo dei tumori, la diagnosi precoce è possibile solo a seguito della libera iniziativa delle persone, senza alcuna programmazione delle richieste di esami diagnostici spesso inutili, con ripetizioni costose e spesso su individui non a rischio;

visto che sulla base dei dati del registro tumori della provincia di Sassari, il tumore della mammella ed il tumore del collo dell'utero, rappresentano rispettivamente il primo ed il quarto tumore più frequente nel sesso femminile;

vista:

- la delibera della conferenza Stato-Regione del 24 luglio 2003, repertorio atti n. 1812, nella quale in attuazione del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 vengono individuate cinque linee prioritarie di intervento e, nell'ambito della priorità n. 5 (comunicazione istituzionale), si stabilisce, tra l'altro, la necessità di promuovere l'azione di misura di screening del cancro della mammella, della cervice uterina e del colon-retto;

- la delibera della conferenza Stato-Regione del 1° ottobre 2003, repertorio atti n. 1831 con la quale vengono assegnati alla regione Sardegna euro 24.107.922 per la realizzazione di tutte le cinque linee prioritarie di intervento identificate nella seduta del 24 luglio;

- la delibera della Giunta regionale della Sardegna n. 40/31 del 7 novembre 2003 in cui i complessivi euro 24.107.922 assegnati vengono divisi in parti uguali: euro 4.821.584,40 cadauna, nelle cinque linee prioritarie di intervento;

- la nota del Direttore generale dell'Assessorato regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale del 26 novembre 2003, protocollo n. 44537/DG, con la quale si invitavano i Direttori generali delle Aziende Sanitarie a presentare contributi progettuali, entro il 15 gennaio 2004, nell'ambito delle cinque linee operative identificate dalla conferenza Stato-Regione;

- la delibera della conferenza Stato-Regione del 10 dicembre 2003, repertorio atti n. 1895, in cui vengono recepite le indicazioni di programmazione regionale tra le quali la ripartizione effettuata dalla regione Sardegna su citata;

visto il progetto che l'Azienda Sanitaria Locale n. 1 di Sassari del 10 gennaio 2004, protocollo n. 83/DG, ha presentato a valere sui fondi citati all'Assessore dell'igiene, sanità e assistenza sociale, dal titolo "screening del carcinoma della mammella e della cervice uterina nel territorio della ASL n. 1 di Sassari" per un importo complessivo di euro 1.500.000 annuo,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale per sapere:

1) per lo svolgimento di quali iniziative sono stati utilizzati i finanziamenti messi a disposizione da parte della conferenza Stato-Regione;

2) se corrisponda al vero che a fronte di finanziamenti esistenti non è stato ancora messo in essere nessun programma di diagnosi precoce del tumore della mammella e del tumore del collo dell'utero da parte dell'Assessorato regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale;

3) se l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale non ritenga opportuno adottare tutte le misure necessarie per risolvere in maniera organica e scientificamente valida il problema della diagnosi precoce del tumore della mammella e del collo dell'utero ed in caso affermativo quale sia il cronoprogramma con cui ciò si intende realizzare;

4) il motivo per cui il progetto di screening di queste due forme tumorali presentato dall'Azienda Sanitaria Locale n. 1, unico territorio in cui è attivo un registro tumori di popolazione, non sia stato finanziato;

chiede inoltre:

- all'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale se non ritenga urgente predisporre un programma di spesa dell'intero finanziamento assegnato alla nostra Regione dalla conferenza Stato-Regione anche per impedire che, risultando la Sardegna inadempiente, il finanziamento possa andare perduto;

- l'immediato finanziamento del progetto negli uffici dell'Assessorato inizialmente per le strutture che hanno dimostrato capacità di programmazione e possibilità di realizzazione, quali la ASL n. 1, ma che possa rappresentare un modello pilota che possa essere applicato in tutta la Sardegna per i prossimi cinque anni, predisponendo un adeguato finanziamento e contemporaneamente studiando altri obiettivi di prevenzione quali il tumore del colon e della prostata.

Cagliari, 1° aprile 2005